13/2/2003 ore: 10:30

Catanzaro. Concertazione per lo sviluppo

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(giovedì 13 febbraio 2003)

Presentato l'ente bilaterale del commercio e dei servizi
Concertazione per lo sviluppo

Elena Sodano



Concertazione. È questa la parola d'ordine messa in campo dalla Confcommercio e
dalle organizzazioni sindacali per sviluppare il settore commerciale in provincia di Catanzaro.
Per raggiungere tale obiettivo è nato l'Ente bilaterale del commercio e dei servizi e che ha
sede in città in piazza Garibaldi, n.16, un istituto previsto dal Ccnl dal 1999, per i dipendenti
di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi. L'Ente bilaterale catanzarese è stato
presentato alla Camera di Commercio alla presenza del presidente nazionale degli Enti Bilaterali
Gianni Baratta, del presidente provinciale Ferdinando Lo Bello e dei segretari provinciali della
Filcams - Cgil Francesco Sodano, della Fisascat- Cisl, Sanfile e della Uiltucs-Uil Francesco Scarpino.
Il nuovo organismo svolge funzioni di servizio per le imprese e per i loro dipendenti occupandosi di
formazione e riqualificazione professionale, gestisce inoltre gli istituti contrattuali relativi alle
autorizzazioni all'avviamento degli apprendisti, ai contratti di formazione lavoro, alle procedure
per la realizzazione di sistemi di flessibilità nell'orario di lavoro e alla conciliazione delle controversie
che possono nascere. L'Ente bilaterale sarà inoltre il referente della Regione e della Provincia per
la destinazione delle risorse sul territorio. Gestirà direttamente a titolo generalmente gratuito, iniziative
di qualificazione professionale favorendo l'acquisizione di più elevati valori professionali che siano
appropriati alle caratteristi che del comparto e alle aspettative delle aziende associate. «Tutta l'azione
dell'Ente bilaterale - ha affermato il presidente Lo Bello - è incentrata sui concetti di bilateralità e
concertazione per dare un concreto supporto alle aziende ed ai lavoratori associati.
Nasce da una sinergia tra operatori economici e sindacati e ciò evidenzia che quando le forze si
uniscono per arrivare ad obiettivi concreti, i risultati si ottengono». Presente all'incontro anche
l'assessore comunale alla viabilità Emilio Verrengia, che visti i suoi trascorsi da sindacalista, si è
detto «entusiasta di veder nascere una nuova creatura che viene fuori da una volontà espressa tra
la Confcommercio e i sindacati. Ho sempre creduto - ha detto Verrengia - al discorso delle
concertazione per portare avanti il settore del commercio. Ma occorre puntare sulla formazione e
sulla flessibilità se vogliamo concretizzare questo sviluppo. L'operatore commerciale deve stare al
passo con i tempi, essere formato e informato per portare avanti la sua attività in una società che
guarda verso la globalizzazione». La genesi della bilateralità è stata invece trattata nell'intervento
del presidente nazionale Gianni Baratta. «La scelta dell'Ente bicamerale - ha detto il presidente -
è quella di gestire le politiche del lavoro e fare cultura del lavoro che pone le sue radici per prima
cosa nel settore del turismo e poi in quello del commercio. L'ente bilaterale è la sintesi massima
della concertazione, in cui si affrontano i problemi dell'ambiente settoriale in cui si opera».
Riferendosi al tessuto economico calabrese Baratta ha affermato che: «Se ci si trova di fronte ad
un contesto di economia forte allora il governo locale deve scommettere sull'economia, ma nel
caso in cui ci sia un tessuto debole, allora - ha affermato Baratta - occorre puntare sulla stabilizzazione
dell'occupazione. La Calabria si trova strozzata in una grossa sofferenza sociale e tra qualche anno
sembrerà una sorta di California. Quella dell'Ente bilaterale è una scommessa forte principalmente in
una regione in cui la grande distribuzione è praticamente scomparsa e il prodotto interno lordo è in
depressione. Occorre intervenire subito con iniziative che possano produrre ricchezza».
Secondo il presidente Baratta in Calabria è più facile creare sistemi di sviluppo ma occorre coraggio
e superare antiche divisioni perché stare insieme significa essere più forti.

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