Carrefour, sindacati sul piede di guerra «Gliesuberi sono falsi. Non ci stiamo»
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PREOCCUPAZIONE tra i lavoratori del Carrefour della Fontina è alta. Si è tenuta ieri l`assemblea della Rsu insieme alla Filcams Cgil di Pisa, dopo che nei giorni scorsi il colosso francese aveva annunciato l`avvio della procedura di licenziamento collettivo. Gli ipermercati puntano a riddure l`organico impiegato in Toscana di 77 persone, di cui 42 tra i dipendenti di San Giuliano. «E` stata un`assemblea molto partecipata - ha spiegato Ombretta Pieracci di Filcams-Cgil. C`è molta preoccupazione tra i lavoratori.
I 42 esuberi annunciati non sono reali né concreti e per questo ci opponiamo». I sindacati hanno ammesso di aver appreso la notizia con un certo stupore, dal momento che negli incontri dei mesi scorsi non erano trapelata difficoltà di questa portata. «CHIEDEREMO di vedere tutti i dati e numeri - aggiunge Pieracci - ma non ci sono le condizioni per varare un numero così alto di esuberi. Appena due mesi a, nell`incontro di marzo, il direttore aveva dichiarato che, a fronte di una lieve diminuzione delle vendite ci potevano essere 4 o 5 esuberi. Come possono lievitare a 42 in così poco? Inoltre l`ipermercato della Fontina occupa circa 240 dipendenti la maggioranza dei quali a Pt ed è sempre stato uno degli iper Carrefour più perfomanti, sia come incassi che come produttività, anche a detta della direzione e dalla lettura dei dati che ogni anno vengono consegnati». I sindacati sono quindi intenzionati a vederci chiaro e intendono opporsi nettamente ai licenziamenti, mettendo in atto iniziative di vario tipo. «Un esubero pari al 20% del personale complessivo non è giustificabile. Secondo noi questa procedura ha l`obiettivo di espellere i lavoratori a tempo inde- terminato per sostituirli con lavoratori precari e per peggiorare le condizioni di lavoro. Quindi ci batteremo perché nessuno venga licenziato unilateralmente».
I SINDACATI hanno dato la disponibilità a dialogare con l`azienda mentre l`assemblea ieri ha dato mandato alle Rsu di mettere in campo tutte le iniziative necessarie a respingere e contrastare i licenziamenti, a coinvolgere le amministrazioni locali (sindaco di San Giuliano e assessore provinciale) e a richiedere un incontro con la direzione. Solo dopo sarà possibile chiarire il margine di trattativa.