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09.01.2003 Carrara, devastati sede e simboli della Cgil di Lara Venè
L'hanno colpita al cuore, nei suoi simboli più significativi. La sede della Cgil di Massa-Carrara nella notte tra martedì e mercoledì è stata il bersaglio di atti vandalici di natura squisitamente politica. Sono stati presi di mira i simboli storici della Confederazione: bandiere, quadri, statue, mentre sono minimi i danni che si sono registrati alla struttura, all'arredamento e agli strumenti tecnici e tecnologici, anche costosi come computer, stampanti e fotocopiatrici. Un colpo contro la prima e più grande organizzazione sindacale della provincia e del paese, ma anche contro la vita democratica e civile di un intera città che attraverso le sue istituzioni e il suo primo cittadino ha espresso la sua solidarietà e il suo sdegno. I carabinieri hanno avviato le indagini e se per ora si mantiene il riserbo del caso, lo scenario apparso agli occhi di chi ieri mattina si è recato sul posto, non lascia spazio a dubbi: non un semplice furto ma veri atti di spregio e un accanimento meticoloso contro ogni simbolo. Non c'è altra spiegazione se sopra alcuni computer, quasi tutti intatti, siano state disposte le bandiere tagliate della Camera del Lavoro, i manifesti strappati dai muri, la bandiera di Che Guevara fatta a brandelli. Spaccati anche i quadri raffiguranti le immagini della Resistenza, un onta questa, particolarmente sentita in una Provincia decorata con la medaglia d'oro al valore militare. Mentre un portacenere in marmo ha distrutto l'icona per eccellenza del mondo del lavoro, quel «Quarto Stato» di Pellizza da Volpedo manifesto di tante rivendicazioni sindacali. Sfregiata anche la scultura in marmo e granito opera di uno scultore apuano disposta all'ingresso della sede: due grandi mani in marmo bianco che si uniscono, simbolo della solidarietà e immagine storica della Cgil carrarina.
«E' un vero e proprio atto intimidatorio - dice secco Paolo Marini, segretario della Cgil di Massa-Carrara - . Hanno voluto colpire i nostri simboli mentre hanno rubato poco e niente. Il segnale è più che chiaro, è stato un colpo alla Cgil politica». La reazione della Cgil, dal livello nazionale a quello toscano e locale è ferma e decisa, la parola d'ordine è «trovare i responsabili e non lasciarsi intimidire». Anche se c'è la consapevolezza, come dice Luciano Silvestri, segretario della Cgil toscana «che la coerente e forte azione della Camera del Lavoro in difesa di diritti dei lavoratori, del loro posto di lavoro e del potere di acquisto dei loro salari, cosi come la forte opposizione alla politica economica del governo che porta il paese al declino e ai licenziamenti di massa, da fastidio ad interi settori dell'economia e della politica, ed è per questo probabile che qualche sconsiderato abbia deciso di mettere in atto delle provocazioni nei nostri confronti. Non cadremo nella trappola e intensificheremo la vigilanza». L’on. Gloria Buffo dei Ds sul raid vandalico ha fatto un’interrogazione al minsitro Pisanu, chiedendo «interventi specifici a tutela delle organizzazioni sindacali». Alla Cgil di Carrara fin da ieri mattina sono arrivati numerosi messaggi.
«Piena solidarietà» è arrivata da Cesare Damiano, responsabile lavoro della segreteria Ds, secondo cui questo episodio si inserisce in un clima di tensione che vede sedi sindacali e singoli dirigenti oggetto di provocazioni allarmanti. Mentre secondo Nino Frosini e Luciano Ghelli dei Comunisti italiani, «ancora una volta la Cgil è stata oggetto di devastazioni teppistiche ed è un atto che si inquadra più che nell'intimidazione politica, nell'alveo delle provocazioni di tipo squadristico». Viglianza chiede Piercarlo Alberatosi, segretario toscano del Pdci, mentre solidarietà con i lavoratori e ai dirigenti della Cgil è arrivata anche dall'onorevole Elena Emma Cordoni che ieri mattina si è recata nella sede di Carrara. Giulio Conti, sindaco della città, nell'augurarsi «che possano essere individuati i responsabili, si impegna a lavorare per costruire le condizioni sociali, civili, morali e politiche per cui questi fatti non abbiano a ripetersi».
La risposta della Cgil di Massa-Carrara sarà ferma: durante il direttivo di ieri pomeriggio è stato deciso di organizzare una manifestazione provinciale per sabato mattina mentre appresa la notizia dell'episodio in molte fabbriche apuane, dalla Riv-Skf, ai Nuovi Cantieri alla Tirrena Macchine si sono svolti scioperi spontanei.
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