Caro-tariffe, i sindacati si ribellano
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gioved? 30 marzo 2006
Pagina 14 - Economia & Lavoro
Caro-tariffe, i sindacati si ribellano
Gli ultimi incrementi si mangiano un’altra fetta di potere d’acquisto
Roma
PORRE UN FRENO ai continui rincari di luce e gas. Gli ultimi di una lunga serie sono stati annunciati l’altro ieri, andranno a mangiarsi un’altra fetta di potere d’acquisto di stipendi e pensioni. I sindacati si ribellano, chiedono si faccia qualcosa. La riduzione delle accise sui carburanti, la tassazione delle rendite finanziarie delle societ? petrolifere che abbia per? lo scopo di abbassare le tariffe, una diversa politica energetica, capire che cosa ? successo con le ?liberalizzazioni?. Le richieste e le analisi di Cgil Cisl e Uil non nascono ora, pi? volte sono state offerte al governo che le ha totalmente ignorate. Non resta che girarle al governo che verr? sperando che ponga fine a quello che il segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni definisce ?massacro sociale per lavoratori e pensionati?. ?I due schieramenti politici - prosegue Bonanni - dovrebbero dire che cosa vogliono fare per fermare i continui aumenti delle bollette. La politica dei redditi non esiste da tempo. ? un vero buco nero da affrontare subito?.
Se ? vero che tutto nasce dal rincaro del greggio o dalla crisi del metano, ? pur vero che negli ultimi anni il governo ha fatto di queste ragioni un alibi, uno scudo dietro il quale ripararsi. Per i sindacati lo scaricare tutto sui consumatori deve finire. ?Abbiamo criticato l’atteggiamento di questo governo che di fatto non ha deciso - afferma la segretaria confederale della Cgil Marigia Maulucci-. Non ha ridotto le accise e gli aumenti del greggio hanno gonfiato le tariffe. Il risultato ? che le societ? petrolifere e lo stesso governo lucrano sull’aumento delle tariffe, e sui prezzi petroliferi?. Se almeno le accise servissero a finanziare politiche ?utili?, osserva la sindacalista, se ne potrebbe discutere. Ma questo non ? avvenuto ?cos? i consumatori pagano prezzi economici e sociali per colpa dell’esecutivo?. Anche per la Cgil le misure da adottare devono essere discusse da governo e parti sociali, ?chiediamo di costruire un sistema di regole condivise per tenere sotto controllo prezzi e tariffe - afferma Maulucci - per evitare che erodano il potere d’acquisto?. quel che un tempo si chiamava politica dei redditi ora si chiami come si vuole, ma si faccia?. Un altro neo Bonanni lo individua nelle ?finte liberalizzazioni? con societ? che di fatto detengono ancora i monopoli e hanno aumentato gli utili del 30% nel 2005.Le bollette per? non sono calate. ?Chiunque vinca le elezioni sappia che per la Cisl cos’ non pu? andare avanti?. In sintonia, la Ugl parla del caro-bollette come ?la conseguenza dell’assenza di decisioni mirate a frenare il carovita e di un’adeguata politica energetica?. Cos? la segretaria generale Renata Polverini che propone di riformare le accise e di armonizzare la tassazione sulle rendite finanziarie.
fe.m.
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