Brunetta: soldi ai giovani dalle pensioni
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Ma Palazzo Chigi lo sconfessa: idea personale. Insorge l´opposizione
ROMA - Più soldi ai giovani, meno ai vecchi. Più risorse da destinare ai ragazzi che vorrebbero uscire di casa e meno fondi impegnati sulla previdenza. In cifre: sgravi su affitti, prestiti e quant´altro per «cinquecento euro al mese da recuperare intervenendo sulle pensioni d´anzianità, quelle che partono dai 55 anni d´età». La proposta è stata lanciata ieri a «Domenica In» dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, ha acceso per qualche ora il dibattito fuori e dentro al governo ed è stata archiviata in serata con una smentita di Palazzo Chigi e due retromarcia del ministro stesso. Il titolare della Funzione Pubblica, infatti, dopo aver annunciato in tivù «che il ministro dell´Economia è d´accordo» con lui, ha dovuto precisare che «l´intervento non dovrà aggravare in alcun modo il deficit» e che ne parlerà «con Tremonti, Sacconi, Meloni e Gelmini». Più tardi ha anche ribadito che si trattava «di una sua idea, non di un progetto di legge», che il tema verrà approfondito compatibilmente alla crisi economica e che quindi non è il caso di fare «una tempesta in un bicchiere d´acqua».
Secca e concisa invece la smentita di Palazzo Chigi: «Quella del ministro Brunetta - recitava la nota - è un´idea del tutto personale mai concordata all´interno del governo».
D´altra parte, che il passaggio - togli ai genitori e dai ai figli - non possa essere così immediato e che la ridistribuzione del welfare sia un tema urgente, ma complesso, lo ha chiarito subito anche il ministro della Gioventù Giorgia Meloni. «Non è un argomento che si può affrontare dai divani della tivù - ha detto - Stiamo attenti a non creare illusioni. E´ un tema da discutere con proposte concrete: al momento non ci sono, la crisi non ci permette questi interventi. La condivisione sull´urgenza c´è, e resto convinta che sia necessario innalzare l´età pensionabile destinando tutte le risorse risparmiate ad un welfare che incentivi i giovani. Quando agiremo? Non metto limiti alla provvidenza: il governo mi dia la disponibilità e varerò il progetto in un mese». Anche la Lega, con Massimo Garavaglia, ha preso le distanze bollando quella di Brunetta come una «sparata domenicale»
Ma prima ancora della smentita di Palazzo Chigi, a lanciarsi contro la proposta di Brunetta erano stati sindacati e opposizione. «Chiacchiere a vuoto: il governo fa correre il paese dietro a palle perse e a proposte che si accendono e si spengono in 48 ore, come quella di Brunetta» ha commentato il leader del Pd Pierluigi Bersani. Sempre nel Pd, Damiano ha accusato il ministro «di cercare visibilità attraverso idee confuse e pirotecniche» e l´Italia dei Valori di Antonio Di Pietro ha attaccato «sui 15 anni di promesse non mantenute» e sul fatto che, comunque sia, «il governo finanzierebbe i 500 euro non con la caccia all´evasione, ma con il taglio alle pensioni».
Una scelta, questa che non piace nemmeno al sindacato: «Brunetta toglie ai poveri per dare ai poveri» sintetizza Proietti della Uil; «La sua è una provocazione irresponsabile- commenta Carla Cantone della Cgil - a questo paese non serve alimentare contrapposizioni di questo genere».