30/11/2006 ore: 10:44
Brogli: Amato dice stop al voto elettronico
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Pagina 9 - Politica Amato: stop al voto elettronico I Ds: Berlusconi dica quel che sa chi accusa e perch? sulle elezioni?. La Cdl vuole il riconteggio ?? MENO FACILE taroccare un voto espresso manualmente?. Il ministro dell’Interno Amato non ha dubbi: l’era del voto elettronico, sperimentato alle politiche dello scorso aprile in 4 regioni (in parallelo alla vecchia matita, sui cui si sono svolti i conteggi ufficiali) ? gi? finita. Sar? stato il clamore suscitato dal dvd di Enrico Deaglio su presunti brogli informatici (che non possono esserci stati proprio perch? in Italia tutto avviene manualmente e su carta), o i surreali incidenti avvenuti nelle ultime due presidenziali americane, comunque il dato ? tratto. L’arcaicit? italiana batte quelle che il ministro Di Pietro ha definito le ?americanate?. ?Abbiamo deciso di fermare la macchina del voto elettronico che ? stato sperimentato nel 2006 come sistema di voto e non di conteggio?, ha detto ieri Amato a un convegno di sondaggisti. ?? il trionfo degli antenati?, ha commentato il ministro. ?A volte firmare un contratto sputandosi su una mano e stringendo l’altra pu? dare pi? certezza di quella che d? una forma elettronica?. Amato ha anche parlato del caso Deaglio, la denuncia di brogli elettronici contenuta nel dvd ?Uccidete la democrazia!? che si ? conclusa con l’iscrizione degli autori nel registro degli indagati con l’accusa di diffusione di notizie ?false, tendenziose, esagerate, atte a turbare l’ordine pubblico?. ?Tutto questo non sarebbe mai accaduto se anche nell’informazione italiana fossero in vigore gli standard di professionalit? che l’agenzia Reuters assegna ai giornalisti?, dice Amato, mentre Deaglio incassa la solidariet? del Segretario generale della Fnsi Serventi Longhi ?Tutta la vicenda- ha aggiunto il ministro- evoca un bisogno di professionalit?. E tuttavia il tema dei presunti brogli, con possibile declinazione nella versione pi? soft ?errori?, liquidato ieri alla Camera dal vicepremier D’Alema (dati del Viminale ?sostanzialmente concordanti? con quelli certificati dalla Cassazione, ritardi contenuti e ?inferiori? a quelli del 2001), ora ? tornato saldamente nelle mani della Cdl, che per prima lo aveva brandito, dopo la sconfitta di aprile. Con Berlusconi che ? tornato a parlare di ?150mila schede che non tornano?, e la veloce replica di Gianfranco Burchiellaro, vicepresidente ds della giunta per le elezioni della Camera, che ha chiesto una audizione dell’ex premier. ?Sarebbe utilissimo che chiunque abbia elementi per accelerare la procedura di verifica, o elementi su cui concentrare l’attenzione li fornisse per renderci immediatamente operativi?. Ieri intanto gli esperti in materia del centrodestra (da Peppino Calderisi a Lucio Malan e Gregorio Fontana, capitanati da Paolo Bonaiuti) hanno convocato i giornalisti a Montecitorio per mostrare due enormi tomi frutto del lavoro degli uffici statistici della Camera sui verbali delle 62mila sezioni elettorali. Due i risultati pi? forti, una sola la richiesta: ?ricontare tutte le schede?. ?C’? qualcuno che ha paura? Noi no?, ha detto sornione Bonaiuti. Primo risultato: la ?difformit? registrata tra totale di schede valide, bianche, nulle e contestate e il numero complessivo dei votanti. I votanti sono 23.458 pi? delle schede. Secondo dato: al Senato, con circa 4,5 milioni di votanti in meno ci sono 38.418 bianche in pi?. ?Questo sistema non ? in grado di apprezzare differenze come questa dello 0,06 per cento- ha spiegato Calderisi-. ? un difetto di quadratura esiguo, ma visto il margine di vittoria ? necessario il riconteggio di tutti i voti: ? l’unico modo per dare certezza ai risultati elettorali evitando di gettare un grave discredito sulle istituzioni?. ?Dati gi? superati dalle verifiche che stiamo compiendo in giunta, circoscrizione per circoscrizione?, replica Burchiellaro. ?Sei gi? sono state presentate, domani (oggi ndr) ne presentiamo altre 6 e ulteriori 5 sono gi? pronte: questi piccoli problemi di “sezioni non squadrate” sono proprio il compito che per legge siamo tenuti a verificare, ricontando tutti i verbali e aprendo, dove ? opportuno, le buste delle bianche e delle nulle.E infatti i conti stanno tornando?. La linea del centrosinistra in giunta dunque ? chiara: seguire la procedura prevista per legge proprio per ?garantire agli italiani la correttezza dei risultati?. Ma senza dare spago alle forzature del centrodestra. ?Il comitato nazionale di verifica su bianche e nulle ci sar? al termine dell’esame delle circoscrizioni, come previsto dalle legge?, risponde Burchiellaro alla domanda su come si comporter? oggi in giunta la maggioranza, di fronte ad una proposta del presidente forzista Donato Bruno. Perch? il gioco della destra ? fin troppo chiaro: ?Vogliono tenere aperto il pi? possibile il problema della legittimit? di questa legislatura. Ma vorrei ricordare che nel 2000, Al Gore dopo un’ora accett? la sconfitta per soli 400 voti in Florida. Poi tutte le verifiche furono effettuate, ma quel senso delle istituzioni ci vorrebbe anche in Italia?, chiude l’esponente ds. |