Bondi in extremis «commissaria» anche Parmatour
 Mercoledí 14 Gennaio 2004
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Bondi in extremis «commissaria» anche Parmatour |
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PARMA - Enrico Bondi è disposto a prendere sotto la sua ala anche Parmatour: «Il commissario straordinario di Parmalat - annuncia il presidente del gruppo turistico Angelo Cardile - mi ha comunicato che può attrarci nell'ambito della sua procedura e che a questo fine compirà tutte le azioni necessarie». Bondi ha sciolto dunque le riserve che hanno tenuto sulle spine Parmatour in questi giorni e si appresta ora a compiere i passi successivi: a chiedere l'estensione della procedura madre al Ministro delle attività produttive e a depositare l'istanza al Tribunale fallimentare di Parma per la dichiarazione dello stato d'insolvenza. È questo il punto d'approdo di alcune settimane di passione per Parmatour. L'azienda infatti ha grossi problemi di cassa da quando è esploso il caso Parmalat, perché le sono venuti a mancare i finanziamenti bancari e perché non ha più una proprietà cui fare riferimento. La società è finita inoltre nell'occhio del ciclone per una serie di indiscrezioni filtrate dall'inchiesta giudiziaria sulle distrazioni di denaro da parte dei Tanzi. Un terremoto che ha investito il nome di Parmatour impropriamente, ha ripetuto nei giorni scorsi il managment, poiché questa di fatto nasce solo a febbraio con il conferimento di un ramo d'azienda di Hit. Il percorso di Parmatour in questi 12 mesi (formalmente la società viene costituita il 31 dicembre 2002) è, a quanto riferiscono gli amministratori, tutto alla luce del sole. E a questa giovane società è appesa la sorte di un migliaio di dipendenti (700 fissi e 300 stagionali) e marchi importanti come Club Vacanze, Chiariva, Going, Comitours, Sestante, Lastminutetour. Parmatour insomma riveste una rilevanza sociale, sottolineata anche dai sindacati, che la distingue dalla storia alle sue spalle. È probabilmente questo uno dei motivi che hanno spinto Bondi ad accollarsi la nuova incombenza, insieme alla unicità direzionale dei Tanzi. Nel consiglio della società su cinque consiglieri, tre erano riconducibili alla mano che guidava Collecchio: Francesca Tanzi, primogenita del patron della Parmalat, nonché Angelo Ugolotti e Antonio Maestoso dipendenti Parmalat. Inoltre a monte di Parmatour c'è la controllante Nuova Holding, a sua volta controllata da Tourpart, una srl di Calisto e Stefano Tanzi. In aprile è Calisto Tanzi che offre fideiussioni personali a garanzia del debito di 310 milioni di euro con le banche ed è sempre Calisto Tanzi che firma un bonifico di 46 milioni di euro per un finanziamento "bridge" in vista di un aumento di capitale per cento milioni di euro contemplato nell'accordo con gli istituti di credito. Insomma l'intreccio con la casa madre sembra innegabile. Ora, mentre la vita di Parmatour prende la piega dell'amministrazione straordinaria, continuano ad arrivare sul tavolo di Cardile manifestazioni d'interesse. L'ultima è una lettera di del gruppo italiano Filo diretto per Last Minute Tour, la società che opera sul web. Dopo anni di bilanci negativi quest'anno Last Minute Tour ha realizzato 25 milioni di euro circa di fatturato, con un incremento del 40% e ha registrato, per la prima volta da quando è stata acquisita, un mol positivo, anche se il risultato netto è ancora negativo "causa ammortamenti e interessi passivi".
MARIA TERESA SCORZONI
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