Billè al governo: «I consumi stanno sbarellando»
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Domenica 5 Maggio 2002 |
Billè al governo: «I consumi stanno sbarellando»
ROMA — «I consumi stanno sbarellando» e la faccenda «non si può liquidare dicendo che ci sono meno soldi nelle tasche delle famiglie», ma va interpretata come un segnale di «disorientamento e incertezza» della gente comune che vede le proprie aspettative tradite dalla politica finora adottata dal governo. L'analisi è del presidente della Confcommercio Sergio Billè che esprime le proprie preoccupazioni in un articolo pubblicato sul sito internet dell'associazione «Nuova Economia Nuova Societa», diretta dagli ex ministri Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani.
Secondo Billè sono almeno tre le cause che, «immerse anche in quella specie di nube tossica che è stata prodotta in questi ultimi mesi dal duro scontro sociale sull'articolo 18, possono aver provocato questo senso di «frustrazione tra la gente comune». In primo luogo, la «triplicazione delle tasse ed imposte locali». La seconda causa è, secondo Billè, dovuta al fatto che «quasi tutti i provvedimenti decisi dal governo nei primi 100 giorni, non hanno in alcun modo toccato le tasche della gente». Anche l'aumento delle pensioni minime è una «decisione certamente opportuna, ma che la famiglia media italiana, oppressa oggi da ben altri problemi, ha guardato quasi con occhio distratto». Il terzo punto dolente richiamato da Billè è quello delle riforme. «Il governo ha volato alto imbastendo progetti che, quando saranno a regime, daranno i loro frutti ma, nel frattempo, si chiede la gente, di che cosa vivo? Perché devo pagare più tasse?» Conclusioni: per uscire da questa situazione il governo deve «volare basso e affrontare i problemi che la gente affronta nel quotidiano, che nulla hanno a che fare con l'articolo 18».