Berlucchi scopre il turismo
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Nuove cantine ma anche hotel e golf per il leader degli spumanti
 Berlucchi scopre il turismo Nicola Dante Basile
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(DAL NOSTRO INVIATO)
BRESCIA - Berlucchi, il maggiore produttore di vini spumanti d'Italia, a 40 anni dalla fondazione si rifà il trucco spingendo sugli investimenti. Negli ultimi tre anni sono stati spesi più di 30 milioni di euro: in parte in attività rivolte a razionalizzare e consolidare il core business vinicolo distribuito ormai su più regioni e, per un'altra parte, in attività ricettive (hotel, ristorazione e centro congressi) e del tempo libero (golf e club house). Per il presidente e maggiore azionista del gruppo Berlucchi (54%), Franco Ziliani, «questo è un momento magico e molto impegnativo per noi, che già da un paio d'anni abbiamo imboccato la strada del rinnovo verso l'alto di tutta la produzione. Questo però non significa abbandonare le linee che hanno fatto il successo di Berlucchi, come peraltro confermano i 5 milioni di bottiglie che anche quest'anno siamo in grado di consegnare, nonostante le difficoltà che pure ci sono state dopo l'apoteosi di fine millennio e il tragico 11 settembre». Per quanto riguarda il core business, la nuova strategia ha portato Berlucchi a pensare a due nuovi centri di vinificazione, che si aggiungono a quello storico di Borgonato, in Franciacorta. Il primo è stato già realizzato in Trentino, a Lavis, dove è stato acquistato un vecchio stabilimento di mele poi riconvertito in cantina. Il secondo è in fase di progettazione nell'Oltrepo pavese. «Con questi centri - spiega Ziliani - siamo quindi presenti direttamente nelle principali aree di produzione di uve Chardonnay e Pinot nero; questo significa maggior controllo sulla materia prima ed eliminazione dello stress da trasporto per le uve appena vendemmiate». In un secondo momento il vino base spumante viene poi portato nella sede centrale del gruppo. L'altra area di investimenti riguarda la tenuta La Bolina (120 ettari a Serravalle Scrivia), dove 35 ettari sono stati destinati a vigneti, mentre gli altri 85 ettari sono serviti per fare un campo da golf da 18 buche, due alberghi, un ristorante e un centro congressi per 300 persone. Parte dei lavori sono terminati e gli altri verranno completati entro la metà del 2002. Un progetto simile ma di dimensioni più contenute è previsto nel Salento, dove Berlucchi già possiede 50 ettari di terreni vicino Gallipoli. Quanto alle voci di un possibile ingresso in Borsa, Ziliani lo esclude, anche perchè nel frattempo la quota (31%) del co-fondatore Guido Berlucchi è confluita nella Fondazione che porta il suo nome (il presidente è Francesco Carpani Glisenti), senza scopo di lucro, e i proventi serviranno per finanziare progetti di ricerca medica. Giovedí 13 Dicembre 2001
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