Bergamo. Turismo: il settore attende il nuovo contratto provinciale
 sabato 18 settembre 2004
Turismo Il settore attende il nuovo contratto provinciale
Saranno tre i tavoli di confronto su cui si giocherà la partita del rinnovo del contratto integrativo provinciale di secondo livello del turismo. Due, ma con un'unica piattaforma di rivendicazioni, per gli alberghi e i pubblici esercizi (se con Ascom si tratterà di rinnovo, con Confesercenti invece di vera e propria definizione), uno invece per il settore della ristorazione collettiva. In quest'ultimo caso l'interlocutore principale di Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil di Bergamo sarà l'Angem, l'Associazione che raggruppa aziende che si occupano di mense scolastiche, ospedaliere ed aziendali. «I contratti integrativi provinciali tuttora in vigore - ha spiegato ieri mattina alla presentazione della piattaforma i rappresentanti sindacali provinciali - risalgono al 1970 per gli alberghi e al 1989 per la ristorazione. Il loro rinnovo è, oggettivamente, una necessità».
Tre gli obiettivi principali individuati: l'aumento salariale («un premio di risultato di 1.200 euro annui»), nuove regole per il mercato del lavoro e miglioramento della qualità della vita dei lavoratori. In Bergamasca, il settore conta 3.700 imprese tra alberghi e pubblici esercizi che occupano 10 mila lavoratori, di cui 4.500 dipendenti.
|
|
|
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy