Bergamo. Ld Market, nasce l'accordo di secondo livello

Ld Market, nasce a Bergamo l'accordo di secondo livello
È il primo accordo nazionale di secondo livello di una catena discount ed è stato firmato nei giorni scorsi. L'accordo riguarda la Ld Market, del gruppo bergamasco Lombardini (che, tra l'altro, comprende anche i marchi CompraBene, Pellicano e Gros Market), e ha preso il via da una iniziativa partita proprio dalla nostra provincia. Sono state infatti le Rsu bergamasche e il sindacato Filcams-Cgil ad avanzare, circa un anno fa, una serie di richieste che riguardavano l'orario di lavoro, la sicurezza e l'inquadramento professionale dei responsabili dei negozi, l'orario di lavoro delle cassiere e altri aspetti. Ora è stata raggiunta un'intesa che interessa i 20 punti-vendita Ld Market della Bergamasca (con un centinaio di dipendenti) e che va esteso, adattandosi alle singole situazioni locali, agli altri 160 sparsi sul territorio nazionale (700 dipendenti). In base all'intesa, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio scorso, i capi negozi sono stati inquadrati al primo o secondo livello (dipende dalle dimensioni, al fatturato e alla complessità del punto vendita) con un forfait che varia dai 200 ai 150 euro mensili. Per i vice capi (terzo livello) viene invece pagato il lavoro extra che va oltre le 38 ore settimanali. Ma non si tratta solo di aumenti salariali. Dato che il diritto di assemblea non è riconosciuto dal contratto nazionale del commercio per i negozi sotto i 15 dipendenti, l'intesa integrativa alla Ld Market ha strappato quattro ore annue retribuite per svolgere assemblee in ogni punto vendita della catena. «A livello sperimentale e per la durata di un anno - precisano dalla Lombardini - e purché non interferisca con gli orari di apertura al pubblico». Un problema riguardava anche la sicurezza dei capi negozi che, secondo il sindacato, al termine della giornata di lavoro dovevano portare con sé l'incasso complessivo per poi versarli in un secondo momento. La Ld Market si è infatti attivata per dotare i punti vendita di un servizio raccolta del denaro attraverso una cassa continua o l'utilizzo degli istituti di vigilanza. «È un problema di costi e di organizzazione - precisa il dottor Angelo Ragazzi, direttore risorse umane della Lombardini - ed è un'operazione che richiede un certo tempo». Per quanto riguarda invece l'orario di lavoro delle cassiere (che lamentano il fatto di essere retribuite fino alle ore 19 ma di continuare spesso il lavoro oltre l'orario prefissato), la Ld Market provvederà ad un monitoraggio per arrivare poi a confrontarsi con il sindacato nel gennaio 2004. «Secondo noi - prosegue Ragazzi - è un problema occasionale e non strutturale e dunque risolvibile con una migliore organizzazione». Quanto ad un giudizio complessivo, Ragazzi precisa che «l'intesa darà luogo ad un controllo organizzativo. L'abbiamo firmata con il sindacato perché questo rientra nelle moderne e corrette relazioni industriali. Il nostro presidente, Tito Lombardini, del resto, è presidente della Faid-Federdistribuzione e vicepresidente della Confcommercio». «L'accordo alla Ld Market - commenta Mirco Rota, segretario della Filcams-Cgil di Bergamo - oltre all'aumento del salario, ha provveduto a regolamentare l'inquadramento professionale e l'orario di lavoro. Dopo un intenso confronto, l'azienda ha così riconosciuto le ragioni del sindacato sia in termini economici sia sul piano della sicurezza sul lavoro». Per illustrare i contenuti dell'accordo è stata fissata un'assemblea di tutti i dipendenti Ld Market per martedì 11 marzo alle 20,45 nella sede della Cgil di Bergamo, in via Garibaldi 3.
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