16/3/2004 ore: 12:52
Autogrill, spunta il fondo Cinven
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sezione: FINANZA E MERCATI data: 2004-03-16 - pag: 35 autore: DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MARCO NIADA |
Rowlands: «Interessati a un ottimo business» Autogrill, spunta il fondo Cinven |
LONDRA • Cinven, il grande fondo britannico di private equity con attività gestite per oltre 7 miliardi di euro di patrimonio, si candida ad acquisire la quota di Benetton in Autogrill. Lo ha detto al Sole-24 Ore, Simon Rowlands, senior partner della società, nel corso di un colloquio. «Se la controllante, Edizione Holding, confer masse formalmente la decisione di vendere sia mo molto interessati ad Autogrill — ha detto Rowlands — perché pensiamo sia un ottimobusiness. Collima perfettamente con le nostre strategie e ha avuto una performance negli ultimi 10 anni stremamente lusinghiera sotto la guida dell'amministratore delegato Gianni Mion. È una storia brillante, che creato una società internazionale con oltre il 60% delle attività fuori dall’Italia». Cinven, che è uno dei pochi fondi di private equity capace di grandi operazioni internazionali, ha, secondo Rowlan ds, «una forte potenza di fuoco residua: 2 miliardi di euro disponibili da investire in capitale che, con l’effetto leva, ci permette di compiere nuove operazioni fino a 7,5 miliardi di euro». Ai prezzi attuali, la quota di Edizione in Autogrill è di circa 2 miliardi di euro. Rowlands peraltro accenna al fatto che «in linea di principio, potremmo lasciare quotata in Borsa la restante parte del capitale». Il partner del fondo inglese ricorda peraltro che la società ha esperienza nella gestione di stazioni di ristoro: in passato ha acquisito le britanniche Gardner & Merchant poi rivenduta alla francese Sodexho, e il gruppo Compass che faceva parte del gruppo Granada. «Sia mo peraltro convinti — ha detto Rowlands — di essere in grado di sviluppare ulteriormente la società, che ha ancora un grande potenziale di crescita». Cinven, che ha il cuore delle proprie attività in Europa e «si dichiara pienamente cittadina europea» secondo l’affermazione "controcorrente" di Rowlands (normalmente tutte le società britanniche distinguono il Regno Unito dal resto dell’Europa continentale), vuole peraltro crescere in Italia, dopo avere messo radici a Parigi e Francoforte. «Stiamo assumendo italiani - afferma Rowlands — e pensiamo che il mercato italiano abbia un grande potenziale. Lenta mente si sta muovendo verso un livello più alto con operazioni di maggiore peso, esattamente il mercato in cui noi operiamo». Secondo il partner della società «il potenzia le in Italia è dato da future dismissioni, da problemi di ricambio generazionale o necessità di crescere e trovare partners da parte di società di medie dimensioni». Tra i maggiori investimenti in cui Cinven è impegnata figurano Stm Bertelsmann e Kap, due colossi nel campo delle pubblicazioni periodiche accade miche, acquisiti per 1,6 miliardi di euro, la catena di birrerie Unique Pub, che sta per passare a Entreprise Inns, con un profitto per Cinven sul capitale investito di 200 milioni di sterline (300 milio ni di euro). Cinven aveva acquisito la catena assieme ad altri complessiva mente 2,8 miliardi di euro. Seguono in fine Kloeckner Entreprise (materie plastiche) per circa 1miliardo di euro e la catena di centri di fitness Fitness First per 600 milioni. L’investimento medio complessivo di Cinven per società è di circa 500 milioni di euro. Le società di "private equity" compiono "buyout" su aziende che ritengono avere un forte potenziale di crescita o perché decotte e mal gestite, o perché non più parte del core business di un gruppo che cambia strategie. L’operazione avviene con un’iniezione di capitale, mediamente el 30% a cui si aggiunge una parte di debito. Il management viene in alcuni casi lasciato oppure un nuovo team è immesso dall’esterno. I colossi del settore in Europa, con un portafoglio superiore ai 4 miliardi di euro, sono, oltre a Cinven, Cvc, Permira, Apax e Bc. Negli Usa uno dei gruppi più noto è Kkr. |