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Ascoli. I giovani che cercano occupazione durante l’estate

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    gioved? 13 luglio 2006

    Pagina XIV - Ascoli

    L’INCHIESTA
      I giovani che cercano occupazione durante l’estate
        Tra rischi di sfruttamento
        e consapevolezza dei diritti
          di Sara Ponziani


          FERMO — Il lavoro stagionale, i giovani che s’impegnano per un’estate. Tanti i ragazzi che scelgono di trovarsi un impiego per la bella stagione. Ma com’? il lavoro stagionale? Giusy Montanini, della Cgil-Filcams di Fermo: ?Il lavoro stagionale fa registrare due fenomeni allarmanti. Il primo riguarda il lavoro nero, ce n’? molto, troppo anche nel settore turistico alberghiero. Se ne parla sempre e ogni anno per? torna prepotentemente a farsi sentire. C’? un nuovo fenomeno poi, di pi? recente comparsa, altrettanto allarmante. Alcuni datori di lavori, anche in grandi e note aziende, decidono di fare un contratto di apprendistato al posto dello stagionale. Innanzitutto il contratto da apprendista prevede uno stipendio inferiore a quello di uno stagionale e poi i datori di lavoro chiedono ai giovani di presentare una lettera di dimissioni al termine dell’estate. A volte la fanno anche preparare al momento dell’assunzione. L’apprendista poi non pu? fare domanda di disoccupazione come lo stagionale e perde l’indennit? per i mesi di disoccupazione. Quindi questi ragazzi hanno sia un danno economico, perch? percepiscono uno stipendio inferiore, sia un danno dal punto di vista previdenziale. Insomma due fenomini allarmanti, che si aggiungono agli orari pesanti e ai ritmi intollerabili che molti giovani sono costretti a sostenere. Molte volte poi mancano i requisiti necessari per la sicurezza sul lavoro. Purtroppo nel settore turistico non c’? una cultura imprenditoriale n? dal punto di vista dell’offerta, n? dal punto di vista della qualit? dell’occupazione?.
            Non dello stesso avviso, Teresa Scriboni, presidente della Confcommercio di P.S. Giorgio: ?Non credo che il lavoro stagionale sia un fenomeno. C’? sempre stato. E’ di certo cambiato l’approccio con il lavoro estivo. Chi lavora in estate lo fa per mantenersi gli studi o per fare una vacanza, questo era una volta ed ? anche adesso. Ma prima non si sceglieva, pur di lavorare. Ora i ragazzi sono consapevoli delle scelte e spesso optano per attivit? che danno pi? visibilit?, che vanno pi? di moda. Oggi c’? molta pi? preparazione da parte dei giovani, sono meno sprovveduti, informati sui loro diritti. Il mondo del lavoro ? un mondo molto aggressivo, che lascia poco spazio al datore di lavoro. Vorrei invitare a riflettere sull’elevatissimo costo del lavoro. Come associazione di categoria osserviamo una maggiore consapevolezza del lavoro regolare, con contratto. Vedo poi attenzione da parte degli organi competenti, come ispettorato e Inps?.

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