Arnault non approva il bilancio di Gucci
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 Arnault non approva il bilancio di Gucci
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AMSTERDAM - Nessun segnale di distensione tra il management del Gruppo Gucci e l’azionista di minoranza, Lvmh di Bernard Arnault. Lo scontro ha vissuto un altro episodio ieri durante l’assemblea Gucci, che ha approvato il bilancio 2000 (cedola a 0,5 dollari, 0,45 nel ’99) ma senza l’ok di Lvmh. «Ci sono due soluzioni possibili — ha detto il rappresentante Lvmh James Lieber —: o Ppr (Pinault, che controlla Gucci con il 42%, ndr) lancia un’Opa o il tribunale olandese annulla la transazione del ’99. Negli ultimi due anni il nostro obiettivo è stato sempre quello di trovare una buona soluzione all’attuale situazione». La società di Arnault, secondo cui l’accordo del ’99 tra il management di Gucci e Ppr «ha seriamente danneggiato gli interessi di tutti gli azionisti Gucci», per «sanare quegli errori» chiede in prima battuta che Ppr lanci un’Opa su tutto il capitale «a un prezzo congruo». La seconda soluzione indicata da Lieber chiama in causa la giustizia olandese che ha in corso un procedimento per valutare la correttezza delle due operazioni realizzate da Gucci e Pinault nel ’99: il piano di azionariato dei dipendenti e l’aumento di capitale riservato a Ppr. Due operazioni che determinarono l’insuccesso del tentativo di scalata lanciato da Arnault. Secondo Lieber «il tribunale olandese dovrebbe annullare l’operazione Ppr senza alcun problema per il gruppo Gucci, che ha in cassa ancora più di 3 miliardi di dollari frutto di quella transazione e che potrebbero essere restituiti a Ppr senza conseguenze». A queste osservazioni ha replicato, a volte con irruenza, il numero uno di Gucci Domenico De Sole. Intanto, dopo il profit warning lanciato l’altro ieri da Gucci per le perdite della controllata Saint Laurent, ieri alcuni broker hanno tagliato le stime sugli utili per i prossimi anni, pur restando sostanzialmente positive sulle prospettive del titolo. Morgan Stanley ha tagliato le stime di crescita per 2001 e 2002 di Gucci, ribadendo però il giudizio «outperform». Anche Lehman Brothers ha ridotto le stime eps ma resta «market perform». Giovedí 21 Giugno 2001
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