Appalti per la vigilanza dietro gli attentati di Ancona
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CRONACHE Domenica 10 Dicembre 2000
Per la Procura il movente è chiaro: dimostrare l’insicurezza degli ospedali
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Roghi, in un video i volti dei piromani. Appalti per la vigilanza dietro gli attentati di Ancona
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ANCONA Gli inquirenti adesso sono sicuri: il movente per la procura di Ancona ormai è chiaro, la strategia degli incendiari è dimostrare l’insicurezza degli ospedali. Dunque è evidente, secondo Irene Bilotta, uno dei sostituti procuratori della Repubblica che seguono l’inchiesta, che le responsabilità vanno ricercate fra chi ha la gestione della sicurezza; cioè le ditte che hanno in mano la vigilanza. Ma le guardie giurate smentiscono decisamente quest’accusa. «Basta fare i conti - si lascia sfuggire il magistrato-. Dove prima occorreva una guardia giurata, ora ne servono dieci. Molti indizi e qualche riscontro certamente avvalorano questa pista che tuttavia è solo l’ultima ipotesi di un’indagine difficile». Per i magistrati due notti senza fuoco sono abbastanza per credere che gli attentatori abbiano già raggiunto lo scopo. Evidentemente hanno elementi certi per considerare chiusa la settimana di paura, anche se per precauzione i controlli intorno agli ospedali restano molto rigidi. Una certezza comunque c’è: nessuno parla più di episodi isolati, opera di un maniaco. Le azioni sono frutto di un’organizzazione, come conferma il video registrato a Villa Igea, l’ultima clinica colpita. Le immagini sono infatti molto eloquenti: da un furgone all’alba si vedono scendere due uomini. I piromani si muovono bene, sicuri: due professionisti. E il sopralluogo è alle 5,14, il turno di sorveglianza era finito alle 5. Non sembra una casualità: tre giorni dopo da questa porta entrano gli attentatori e nei sotterranei è l’inferno.[fau. g.] |
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