Apertura di Ferragosto: i negozianti si dividono
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Serrande alzate anche a Ferragosto. Nei prossimi giorni l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi incontrerà le parti per formalizzare l’apertura dei negozi e supermercati il 15 agosto. Una decisione che ha già spaccato il mondo del commercio. Se l’Unione del Commercio appoggia l’assessore Terzi, la Cgil si è schierata contro: «Provvedimento inutile e dannoso». E ieri si sono aggiunte altre due voci. Da una parte il Codacons che rivendica la battaglia sull’apertura dei negozi tutto l’anno. «Per anni siamo stati noi del Codacons a contestare al Comune di non fare niente per impedire la chiusura estiva degli esercizi commerciali - attacca il presidente Marco Maria Donzelli - Se da due anni a questa parte la situazione sta lentamente migliorando, lo si deve proprio alla battaglia della nostra associazione. Non possiamo, quindi, che essere favorevoli all’apertura dei negozi nel giorno di Ferragosto, anche se è evidente che il problema vero è l’apertura dall’1 al 31 agosto e non quella del 15». Dall’altra parte si schiera Confesercenti. Non tanto sulla possibilità di tenere aperto il 15 agosto, ma perché una decisione così tardiva avvantaggerebbe la grande distribuzione, in primis i supermercati. «È una decisione intempestiva - attacca il presidente Mauro Toffetti - perché la maggior parte dei negozi di vicinato milanesi sono a conduzione familiare o con pochissimi dipendenti e pertanto necessitano di maggior pianificazione e programmazione. Indubbiamente questi tempi di crisi richiedono sacrifici da parte dei piccoli operatori commerciali della nostra città, tuttavia il Comune dovrebbe concordare preventivamente le aperture in giornate festive. Così come è nata rischia di diventare un provvedimento a favore della grande distribuzione organizzata».