10/5/2006 ore: 12:16

Allarme Cgil per l’estate in riviera

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    mercoled? 10 maggio 2006


    Pagina XI - Cesena / Primo piano

    TURISMO

    Allarme Cgil per l’estate in riviera
      ?Il lavoro in nero aumenta,
      quello in ‘grigio’ pure?

      Il lavoro ‘grigio’ (ossia quello s? regolarizzato ma non in modo completo o adeguato) e quello in ‘nero’ sono in costante aumento nel mondo del turismo e il primo ? il traino dell’altro. Viaggiano su binari distinti ma paralleli. Con l’estate alle porte, e gli operatori della riviera gi? in fermento, la segreteria Filcams Cgil di Cesena fa scattare l’allarme per una situazione sempre pi? preoccupante, tendente a dribblare le regole e che chiede maggiori controlli. Cos? Romano Fattini (segretario generale Filcams Cgil Cesena), insieme ai colleghi Marco Zannuccoli funzionario competente per la zona di Cesenatico, Paolo Montalti e Nadia Pelliccioni, sottolinea come gli organi di controllo ?siano stati pesantemente penalizzati dall’ultima finanziaria che ha tolto fondi?. Subito viene evidenziato come spesso in riviera disattendere il contratto vigente (che ? in fase di rinnovo) sia prassi consolidata. Cos? impegni di 12 ore al giorno per 1200 euro (tutto compreso) al mese (soprattutto per chi lavora ai piani o serve in tavola: chef e pizzaioli non entrano in questi casi) senza riposo settimanale e straordinari pagati diventano la regola in particolare negli alberghi. La media retributiva quindi ? di 3.19 euro all’ora. Romano Fattini per? non vuole generalizzare: ?Non sempre ? cos?, ci sono anche aziende sane che rispettano i contratti collettivi di lavoro?. Lo supporta Nadia Pelliccioni: ?A Cesenatico la Gesturist, connubio pubblico e privato, paga anche i minuti degli straordinari?.

      Sono 5000 i lavoratori del turismo nella nostra provincia, 700 coloro che chiedono la disoccupazione da stagionali (minimo 78 giornate lavoro) rivolgendosi alla Cgil. Lo stesso segretario generale spiega come ?il turismo sia un settore di frontiera, spesso frantumato in tante aziende.

      La Cgil raccoglie un centinaio di denunce a stagione: pochi si muovono contro i datori di lavoro, c’? paura. Poi non si riesce mai a ottenere tutto il denaro persi. Non esiste solo il lavoro in nero ma anche quello in ‘grigio’ ossia quando il personale ? ‘sottoinquadrato’, ad esempio contrattualizzato part time ma impiegato a tempo pieno. Non dimentichiamo che il contratto nazionale, per 40 ore settimanali compreso un giorno di riposo, prevede invece un lordo mensile di 1323 euro. Situazione regolare invece nel mondo termale?


        ?Stranieri ricattati, orari sovrumani e 700 euro al mese?

        e tariffe poi crollano con i lavoratori stranieri (l’80-90% sono donne) che accettano anche 7-800 euro al mese per 12-14 ore al giorno, senza riposi settimanali. Marco Zannuccoli e Nadia Pelliccioni conoscono bene la nostra riviera: ?Ormai i lavoratori stranieri sono il 60% ed entrano in forte conflitto con i locali. Infatti chi proviene da Polonia, Romania ma anche Kazakistan, accetta compensi bassi. In molti casi la professionalit? non conta, viene alterato il mercato. Diversi albergatori possono permettersi prezzi contenuti proprio sulle spalle di queste categorie. Gli stranieri arrivano in Italia solo con un impegno di assunzione ed ? il primo passo per il permesso di soggiorno: sono facilmente ricattabili. A Cesenatico ci sono agenzie che fanno arrivare due pullman di lavoratrici straniere a settimana, a scatola chiusa per gli hotel. Qualche volta qualcuna viene scartata e resta in mezzo alla strada?.

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