Alla Conad il «pieno» con lo sconto
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mercoledì 30 novembre 2005
Pagina 15 Economia & Lavoro
Alla Conad il «pieno» con lo sconto
A Gallicano il primo distributore di benzina della grande distribuzione
Valeria Giglioli
Dall'aprile 2004 all'ottobre 2005 il prezzo della benzina in Italia è aumentato di 20 centesimi. Che vuol dire quasi 11 euro in più da spendere per riempire il serbatoio di una Punto. E allora c'è chi lancia il discount dei carburanti, suscitando l’apprezzamento dei consumatori e l’allarme dei benzinai.
A Gallicano, in provincia di Lucca, ha aperto i battenti ieri il primo distributore con il marchio di una catena della grande distribuzione commerciale. L'insegna è quella di Leclerc-Conad, che lo ha realizzato nell'area del centro commerciale aperto 5 anni fa. 4 piste di rifornimento ad erogatori doppi, sistema selfservice post pay. Il gruppo si propone di mantenere il prezzo di gasolio e benzina 10 centesimi sotto il riferimento medio giornaliero comunicato al ministero della attività produttive dalle compagnie petrolifere. Come dire che lo sconto è assicurato e garantito.
L'idea nasce sulla scia di quanto realizzato in Francia da Leclerc che, come Conad, è un gruppo cooperativo di imprenditori indipendenti: una rete di 1000 stazioni che si affaccia ormai sulle autostrade. Con 45 depositi (di cui è titolare la controllata Siplec, che rifornirà anche i distributori Conad) nel paese. Carburanti dalla Francia: per contrattare direttamente, senza accordi con le grandi compagnie e - malgrado il lungo viaggio - il prezzo è più basso. «Cerchiamo di dare gambe a quella competitività comune agli altri paesi europei» dice Ugo Baldi, amministratore delegato di Conad Tirreno. Il gruppo ha avviato le pratiche per l'apertura di diversi distributori: in caso di risposta positiva potrebbero nascerne a Roma, Modena, Imperia e in Piemonte e Sardegna.
E se l'intento dichiarato è quello di tutelare i consumatori, offrendo «un consistente risparmio, ottimizzando la logistica e abbattendo di oltre il 50% i costi di filiera», in merito alla legislazione regionale l'atteggiamento del gruppo si fa aggressivo: sotto tiro le norme che limitano e controllano le attività di distribuzione dei carburanti. «La combinazione delle restrizioni impedisce un vero ingresso della grande distribuzione in questo settore - dice il segretario generale di AncdConad Dessì -. Non siamo contro i piccoli distributori, ma serve una reale liberalizzazione».
Le risposte non si sono fatte attendere. Plaude il presidente di Federconsumatori, Trefiletti: "L'apertura presso un centro di grande distribuzione dell'erogazione della benzina è un fatto molto positivo. Una diminuzione di prezzo avrebbe, se realizzata in maniera estesa, una ricaduta positiva sul costo di trasporto dei beni di largo consumo con risparmi di 0,3 punti sul tasso di inflazione". Di tutt'altro parere la Figisc, organizzazione di categoria dei gestori di impianti di distribuzione carburanti aderente a Confcommercio: «Si comincia con una scorretta guerra dei prezzi - dice il presidente Luca Squeri - promettendo 10 centesimi di sconto a litro e motivando tale importo con un risparmio di oltre il 50% nei costi di filiera. Questi ammontano in media a 12 centesimi: il che comporta che il risparmio su questa voce non può superare i 6 centesimi. Promettere 10 centesimi significa prendere in giro gli italiani».
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