31/1/2005 ore: 12:04
Alberghi: poli di lusso, niente crisi
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domenica 30 gennaio 2005 AFFARI A 5 STELLE Gli operatori di fascia alta sono fiduciosi sul 2005 e denunciano l'assenza di politiche di sviluppo per il settore Il Sud arranca Poli di lusso, niente crisi Vinta la sfida sull'estero Ma gli investimenti in Italia restano scarsi L'ultimo censimento realizzato dal Rapporto Mercury 2004 ha messo in evidenza che gli hotel a cinque stelle sono circa 180, in pratica lo 0,5% dell'intera offerta alberghiera (34mila strutture), e di questi solo 57 al Sud (i Relais, ad esempio, si fermano in Campania e Puglia). «Bisognerebbe rilanciare i progetti di sviluppo e favorire una maggiore mobilità degli investimenti internazionali» afferma Roberto Galano, senior vicepresident della Jones Lang LaSalle. L'Italia ha fatto registrare un picco degli investimenti esteri nel 2003 grazie anche all'acquisto per 275 milioni del Principe di Savoia di Milano da parte della Dorchester del Sultano del Brunei. Molte griffe puntano sugli hotel (Bulgari, Armani, Versace, Ferragamo), Hyatt è sbarcato a Milano, il Four Seasons punta su Firenze, Starwood ha posizioni leader. Nel 2004 le camere a cinque stelle sono aumentate del 6% ma non basta, sono appena il 2% del totale. «L'Italia resta ai margini dei grandi poli del lusso — aggiunge Galano — che si concentrano oggi a Dubai, nei Caraibi, in Russia o in Cina». Secondo Jones Lang LaSalle in Italia, sulla carta, ci sono progetti alberghieri da 6 miliardi di euro. «Purtroppo è miope per un Paese, rispetto a un comparto chiave come il turismo — conclude Iorio — operare senza una strategia come fa l'Italia». |