Al Tg5 il bagno dei marines - di G.Barlozzetti
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ItaliaOggi (Marketing) Numero 101, pag. 17 del 29/4/2003 di Guido Barlozzetti
La Teleguerra regredisce, ma non troppo, nei titoli di testa dei telegiornali. Tutti assegnano ormai la pole position alla polmonite atipica. Prima di arrivare all'Iraq, il Tg5 inserisce anche le gesta di Unabomber. Due sono le news che arrivano da Baghdad: la prima riunione dei delegati del mosaico etnico-religioso iracheno davanti al proconsole in camicia Jay Garner e, all'esterno del consesso, le rumorose manifestazioni di sciiti e sunniti, per una volta insieme e d'accordo. Il Tg1 personalizza i servizi. Monica Maggioni si presenta con il consueto foulard al check-point del palazzo dei Congressi. A seguire, la scena si sposta a Nord, a Kirkuk, agognato scrigno del petrolio. Alessandro Gaeta prova a sbirciare, ma i custodi americani dei pozzi non fanno passare una mosca. L'inviato prova anche dal retro, tanto per non sprecare un viaggio. Incontra due donne che lavorano negli impianti e, infine, il vicedirettore arabo che si trincera dietro un pilatesco no-comment. Il Tg5 preferisce un unico servizio riassuntivo. Molta enfasi sulla coincidenza che fa cadere la riunione nel giorno del compleanno n. 66 per Saddam (e immagini di repertorio per riandare alle torte giganti e ai cori infantili che allietavano il genetliaco del Raìs). Poi, un salto in Qatar per vedere il bagno fra gli adorati marines in cui si tuffa il sottosegretario alla difesa Rumsfeld, cheeck-to-cheeck con il generale Tommy Franks. Anche Fabio Venditti per il Tg2 esplora l'assise di Baghdad. La palla passa, quindi, a Chiara Bifano e sulla ricorrenza natale di Saddam. E, infine, giunge a Parigi: la Francia di Chirac, sensibile al petrolio e agli affari, avrebbe usato i suoi 007 per far conoscere all'Iraq gli umori (e le decisioni) di Washington. Una bufala, una trappola o la verità? |