Aiazzone, Fiditalia restituisce le rate
Contenuti associati
Torino - FIDITALIA, la società di credito al consumo che ha in carico quasi duemila posizioni, «ha deciso di autorizzare la restituzione ai clienti delle rate deifinanziamenti accesi perl` acquisto di mobili Aiazzone e Emmelunga, a seguito della dichiarazione di fallimento della società Panmedia». Ma non varrà pertutti, non in questa fase. I soldi dei fidi, in tempi che non sono stati comunicati, verranno resi a coloro che non hanno ricevuto alcun mobile e a chi ha diritto allarisoluzione del contratto di acquisto, previaverificaconil curatore fallimentare. Per chi ha avuto solo parte degli arredi pattuiti, e ha pagato le rate, sivaluterà caso per caso, in base all`effettivo valore delle merce consegnata. «Abbiamo inviato fax personali - rimarca il responsabile dell`ufficio legale Fiditalia, Daniele Fiorelli - a tutti i nostri clienti, compresi quelli seguiti dalle associazioni di consumatori che si sono rapportate con noi. Questo è un passo ulteriore. Avevano già bloccato il pagamento delle rate future, provvedendo alla cancellazione delle segnalazioni negative dai sistemi di informazione creditizia, le centrali di rischio. Poi c`è tutta la partita legata al fallimento, di cui
ancora non abbiamo avuto formalmente avviso». I paladini dei consumatori non fanno i salti di gioia. «Fiditalia - dicono dall`Acu Piemonte - non sta regalando niente: sta facendo ciò che deve, per legge».
Giovanni De Giudici, di Federconsumatori, si prende il merito di aver dato una spinta decisiva: «Noi, per conto di 25 associati, avevamo chiesto al giudice civile un provvedimento d`urgenza. Il giorno prima dell`udienza Fiditalia ci ha chiesto di sottoscrivere un protocollo d`intesa, recependo parte delle nostre richieste, e noi abbiamo aderito. Fino ad allora c` erano solo comunicati ai mass media e dichiarazioni non ufficializzate». A Ciriè e Torino restano aperte due cause civili, promosse daAci e Movimento consumatori contro la stessa società di credito al consumo, prima che entrasse invigore la conciliazione obbligatoria. L`udienza più vicina è in programma il 3 maggio. «Assistiamo quasi 200 persone - spiegano i promotori dell`azione in tribunale - il fax con gli impegni solenni fino ad ora è arrivato aduna sola, guarda caso quella che a giorni comparirà in giudizio».