4 Marzo 2004 |
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Accordo sui call center
Primo accordo nazionale sui contratti di collaborazione nei call center in outsourcing (10 mila addetti). E' stato firmato ieri da Assocallcenter e da Filcams, Nidil, Fisascat e Uiltucs. L'intesa ha validità fino al 2005 e prevede processi di stabilizzazione per almeno il 40% delle collaborazioni in essere. Apposite tabelle fissano l'ammontare dei corrispettivi economici, in linea con le retribuzioni previste nel contratto collettivo nazionale. E' sancito il diritto di prelazione sui contratti di lavoro subordinato e sulle altre attività assimilabili alle collaborazioni. Previste un minimo di 60 ore mensili, 3 giornaliere. E' assicurata una copertura in caso di malattia con un sistema mutualistico, la sospensione in caso di malattia (90 giorni) e infortunio, per maternità (180 giorni) e matrimonio (15 giorni), la previdenza integrativa, una indennità di fine mandato dell'8% dei compensi. E' rinviata a giugno 2004 la regolamentazione dei contratti a progetto, fino ad allora non potranno essere attivati. «La legge 30 tende a individualizzare i contratti, con questo accordo abbiamo ribadito la centralità del contratto nazionale», ha commentato Marinella Meschieri, Filcams Cgil.
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