A Lecce il primo posto nell'apertura di negozi

23 settembre 2002
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A Lecce il primo posto nell'apertura di negozi
 Commercio - A Milano il saldo negativo più elevato Vincenzo Chierchia
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Milano è la provincia italiana dove la rete commerciale, nei primi sei mesi dell'anno ha accusato la più elevata contrazione netta, mentre Lecce si aggiudica il primato della crescita. A Milano, secondo le stime del ministero delle Attività produttive, il saldo tra aperture e chiusure di attività commerciali tra gennaio e giugno ha messo in evidenza un saldo negativo di 346 unità. Sono state infatti avviate 1.046 nuove attività a fronte di 1.392 chiusure. A Lecce, invece, va la "palma d'oro" del saldo attivo tra aperture e chiusure con 501 nuove attività commerciali, frutto in questo caso della differenza tra 757 iscrizioni alle camere di commercio e appena 256 cancellazioni. A un'incollatura dal Salento, nell'ambito della graduatoria della crescita, si attesta la provincia di Napoli, che fa segnare un saldo attivo di 424 nuove attività commerciali, e guida così la graduatoria delle aree metropolitane. A Napoli sono state registrate in sei mesi 1.949 nuove attività commerciali e 1.525 chiusure. Va comunque sottolineato il fatto che, sempre a livello provinciale, il Centro-Nord appare oggi caratterizzato da una raffica di saldi negativi, mentre nelle aree del Mezzogiorno la rete commerciale continua a crescere e anche con consistenti surplus. Un bilancio definitivo sarà comunque possibile solo quando si avranno i dati definitivi dell'intero 2002, visto che in genere molte cessazioni si concentrano poi intorno alla fine dell'anno. Comunque, come sottolineato anche dal ministero delle Attività produttive, sono evidenti i segnali che la fase espansiva della rete commerciale seguita negli ultimi tre anni all'avvio della riforma del settore, il cui risultato immediato è stato proprio quello di interrompere e invertire una dinamica negativa consolidatasi nell'arco degli anni 90. Un po' tutte le principali aree nel Centro-Nord fanno segnare saldi negativi a metà anno: da Bologna a Udine, da Alessandria a Pavia, Padova, Firenze e Perugia. I saldi attivi più consistenti si concentrano a Caserta e Salerno, a Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Palermo. Per quanto riguarda i dati di carattere generale, registrati dal monitoraggio del ministero Attività produttive, nel corso del primo semestre 2002, gli esercizi di commercio al dettaglio hanno messo in evidenza 30.536 nuove iscrizioni (distinte in 22.352 sedi di impresa e 8.184 unità locali) e 28.127 cancellazioni (di cui 21.557 sedi di impresa e 6.570 unità locali). Questi risultati hanno determinato un saldo globale positivo pari a 2.409 nuove aperture. Sono risultate in aumento sia le sedi di impresa sia le unità locali rispettivamente per 795 e 1.614 unità. Il ministero Attività produttive ribadisce che l'andamento positivo, registrato a partire dal 1999, sembra in linea di massima confermato, anche se con un ritmo di crescita più contenuto rispetto ai due anni precedenti, da mettere in relazione con l'attenuarsi della spinta propulsiva impressa dalla riforma del settore. L'analisi sottolinea poi il fatto che anche a livello di macroaree ricompaiono poi i saldi negativi in diverse regioni del Nord e del Centro: oltre alla Lombardia (-720) registrano saldi negativi di rilievo anche l'Emilia-Romagna (-309), il Friuli-Venezia Giulia (-123), seguite da Veneto (-89), Toscana (-79), Marche (-65) e Umbria (-34). Positivi i saldi di tutte le altre regioni con valori particolarmente consistenti al Sud: in evidenza Campania (1.023), Puglia (825), Calabria (627) e Sicilia (508). |
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