4/7/2005 ore: 12:49

"Tfr" I contenuti della riforma

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    sabato 2 luglio 2005

    IN PRIMO PIANO - pagina 3
      I contenuti della riforma
        Punto per punto come il Tfr passa ai fondi
          CONFERIMENTO DEL TFR MATURANDO
            -A partire dal 1° gennaio 2006 i lavoratori del settore privato potranno decidere di trasferire il Tfr maturando (non quindi quello già maturato) alle forme pensionistiche complementari previste dal decreto, ovvero di mantenerlo in azienda

            -Entro sei mesi dalla data di prima assunzione il lavoratore può conferire l'intero importo del Tfr maturando a una forma di previdenza complementare dallo stesso prescelta.

            Qualora il lavoratore decida di mantenere il Tfr presso il proprio datore di lavoro, tale scelta può essere successivamente revocata.

            -Nel caso in cui il lavoratore entro sei mesi dalla prima assunzione non esprima alcuna volontà, il passaggio del Tfr avviene a decorrere dal mese successivo.

            Il datore di lavoro trasferisce il Tfr maturando dei propri dipendenti alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi o contratti collettivi, anche territoriali, salvo sia intervenuto un diverso accordo aziendale tra le parti.

            In caso di presenza di più forme pensionistiche alle quali l'azienda abbia aderito, il Tfr maturando è trasferito a una di esse, individuata in accordo tra le parti; in caso di mancato accordo il Tfr maturando è conferito a quella delle predette forme pensionistiche alla quale l'azienda abbia aderito con il maggior numero di lavoratori.

            I TEMPI
              La riforma entrerà in vigore il 1° gennaio 2006.
              Nel frattempo la Covip dovrà dare le direttive ai fondi per il rispetto e la corretta applicazione delle nuove regole. I fondi avranno quindi tre mesi di tempo per adeguarsi, ma dovranno essere pronti ad accettare le nuove nuove eventuali iscrizioni. Dal 1 ? gennaio 2006, infatti, i lavoratori potranno iniziare a comunicare la scelta di destinare alla previdenza complementare il Tfr maturando

              IL NUOVO FONDO INPS
                L'attuale testo della riforma prevede anche che presso l'Inps sia istituito un fondo pensione a contribuzione definita che accoglie il Trattamento di fine rapporto maturando dei lavoratori. Il fondo ha natura residuale e riceverà il Tfr nel solo caso in cui nessuna delle modalità di conferimento previste dal decreto abbiano potuto trovare applicazione.

                LE PRESTAZIONI
                  Le prestazioni pensionistiche finali, in forma di rendita o di capitale, possono essere richieste a partire dal momento della maturazione del diritto alla richiesta delle prestazioni pensionistiche obbligatorie con un minimo di 5 anni di partecipazione alle forme.
                  Sull'importo imponibile delle prestazioni è operata una ritenuta a titolo di imposta con aliquota del 15 per cento ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il 15 ? anno di partecipazione, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali. Per esigenze specifiche sono possibili anticipazioni.

                  I VECCHI FONDI
                    Anche le forme pensionistiche complementari, istituite fino al 23 ottobre 1992 dovranno adeguarsi alle nuove regole.
                    Per questo sarà approvato uno o più decreti entro sei mesi dall'entrata in vigore della riforma. Anche nei riguardi dei vecchi fondi l'attività di vigilanza è svolta dalla Covip

                    MISURE COMPENSATIVE PER LE IMPRESE
                      È prevista una misura di compensazione sul differenziale tra il costo annuale del Tfr e il costo dei finanziamenti sostitutivi dello stesso erogati da istituti di credito, mediante la deducibilità di un importo pari al 4 per cento dell'ammontare totale del Tfr conferito nel fondo pensione per le imprese con oltre 50 addetti, e del 6% per quelle con meno di 50.

                      - Viene eliminato il contributo di garanzia sul Tfr a carico delle imprese.
                        - È prevista l'istituzione di un Fondo pubblico di garanzia per facilitare l'accesso al credito, in particolare per le Pmi.

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