6/9/2006 ore: 11:20

"Supermarket 1" La top ten dei risparmi

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    mercoled? 6 settembre 2006

    Pagina 15 - Economia/Dossier


    Supermarket, la top ten dei risparmi

    Ecco dove la spesa conviene, sconti sino a 1.500 euro l'anno

    di BARBARA ARDU'
      ROMA - Strategie e tattiche per risparmiare sul carrello della spesa. Il dibattito ? sempre aperto. Appassiona le donne pi? degli uomini e si ravviva ogni volta che in zona apre un nuovo supermercato. Perch? pi? alta ? la concorrenza pi? i prezzi scendono. A Firenze, dove ? aspra, ci sono i supermercati pi? economici d'Italia. Messina, al contrario, ? la citt? pi? cara: la concorrenza ? scarsa e i prezzi nei punti vendita sono allineati. La differenza non ? da poco: riempendo il carrello della spesa nel negozio meno caro della citt? i messinesi spendono seimila e cinquecento euro l'anno, contro i cinquemila dei fiorentini.
        A stilare la classifica dei punti vendita pi? economici ? l'associazione Altroconsumo, che ha riempito due ipotetici carrelli della spesa (uno con prodotti di marca, l'altro con quelli pi? convenienti) e ha girato tra gli scaffali di 731 supermercati, hard discount e ipermercati di 39 citt? italiane. Ne ? uscita fuori una mappa che individua i supermercati pi? convenienti per ogni citt? e monetizza il risparmio possibile sia rispetto alla spesa media nazionale, che acquistando nel punto vendita pi? caro della citt? (vedi tabella). Facendo la spesa nel negozio pi? economico rimangono nel portafoglio oltre mille euro l'anno a Firenze, ma anche a Verona, Milano, Pisa, Roma, Parma Bologna e Cagliari. Al Sud invece le famiglie per riempire il carrello della spesa spendono pi? della media nazionale, come accade a Catania, Messina e Reggio Calabria. A Caserta e Aosta si hanno invece poche possibilit? di risparmiare.
          In realt? non c'? un marchio pi? conveniente dell'altro: a Milano ? pi? economico fare la spesa in quel determinato punto vendita di Esselunga, a Catania in quel particolare Auchan, a Genova in una precisa Ipercoop (vedi tabella). Questo anche perch? i prezzi fatti dalle grandi catene non sono tutti uguali: lo stesso tipo di pasta, per esempio, ? costata 0,54 centesimi alla Coop di Milano e 0,51 a quella di Firenze. Cosa che non accade invece negli hard discount dove i prezzi sono uguali in tutta Italia.

          C'? per? un indice che indica il marchio pi? conveniente in assoluto a livello nazionale e pu? guidare chi non abita nelle citt? individuate da Altroconsumo. In questa classifica il primo posto lo conquista Esselunga. Ma il risparmio vero abita solo negli hard discount, il regno dei prodotti "senza marca", dove al primo posto della classifica si colloca Penny Market, seguito da Lidl ed Eurospin. Difficile infatti che i supermarket facciano meglio degli hard discount, anche se ci stanno provando con i cosiddetti prodotti a "primo prezzo" o "pi? conveniente", che in genere sono marchiati con il simbolo del punto vendita. Tra i supermercati e gli ipermercati sono Esselunga e Carrefour a praticare una politica dei "primi prezzi" piuttosto aggressiva, capace di non farsi distanziare dagli hard discount.
            Nel suo viaggio tra gli scaffali dei supermercati Altroconsumo ha scovato anche quello pi? caro in assoluto: ? a Genova. Seguito, a pari merito, da Milano e Trieste. Le strade per risparmiare sulla spesa sono comunque infinite: si tengono d'occhio i tre per due, si sfogliano i depliant pubblicitari, si ingrassa il portafoglio con le carte dedicate. ? una lotta quotidiana. A volte si vince, a volte si perde. Ma il successo ? assicurato l? dove supermarket, hard discount e ipermercati hanno vinto la battaglia sulle botteghe di quartiere e ora si contendono i clienti a colpi di ribassi.

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