13/12/2006 ore: 12:15

"Seminario" «Ceto medio ai margini? Più potere ai consumatori»

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    mercoled? 13 dicembre 2006

    Pagina 33 - Economia


    Il sociologo Pizzorno: i trenta-quarantenni di oggi sono i primi ad aver peggiorato il reddito rispetto ai padri
      ?Ceto medio ai margini?
      Pi? potere ai consumatori?
        Lanzillotta: per loro nuove regole. Cofferati: ma non sostituiranno i sindacati

        Paola Pica
          MILANO — Per Sergio Cofferati ?ci vuole una legge? che ?certifichi la rappresentanza? dei nuovi protagonisti della vita economica. Per Linda Lanzillotta la priorit? ? inserire ?garanzie? nel disegno di legge sul riordino dei servizi pubblici del quale ? firmataria, bisogna in ogni caso stabilire ?quali sono i criteri? della rappresentanza. Loro sono i consumatori, anzi quei Cittadini-consumatori ai quali il governo ha indirizzzato le liberalizzazioni con l'effetto, tra gli altri, di averne forse liberalizzato un ruolo. Ieri a Milano, il sindaco di Bologna ed ex segretario della Cigil, Cofferati, ne ha discusso con il ministro agli Affari Regionali, Linda Lanzillotta e il sociologo Alessandro Pizzorno, al seminario ?Differenze di classe e societ? liberale? organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera.

          Un giro di tavolo che ha fatto emergere anche la preoccupazione per la crisi del ceto medio. ?Grazie all'abbandono di politiche virtuose, come la politica dei redditi - ha introdotto Cofferati - negli ultimi anni, pensionati e dipendenti sono arretrati in modo rilevante. E c'? una mancanza di visibilit?, chi produce ? diventato marginale?.

          La ?generazione che oggi ha tra i 30 e i 40 anni — ha osservato Pizzorno — ? quella che per prima, dagli inizi del '900, non ha migliorato il proprio reddito rispetto ai padri?.
          E per ministro Lanzillotta, su chi una pensione o un lavoro ce l'ha ?pesa l'incertezza sul futuro dei figli, un elemento di ansia che aumenta la percezione di insicurezza. La Finanziaria ?accanto al riequilibrio per alcuni gruppi sociali che hanno pi? sofferto, pone rimedio alle politiche che avrebbero dovuto impedire l'impoverimento attraverso un aumento delle opportunit?. L'equit? sociale - ha insistito Lanzillotta - si realizza nella libert? economica. Non c'? giustizia senza efficienza del sistema, della spesa pubblica, dei mercati regolamenti e senza libero accesso ai servizi e a tariffe che non strangolino chi non ? monopolista?.

          Da qui alle riforme e ai consumatori, il passo ? stato breve. ?Quando ho visto il mio amico Bersani alle prese con 19 diverse rappresentanze dei taxisti - ? stata la punzecchiatura di Cofferati - ho avuto l'immagine plastica che il risultato non era stato raggiunto del tutto...? . I consumatori ?sono un soggetto importante? per Bersani ? ma bisogna stabilire delle regole con le quali misurarne l'effettiva rappresentanza. Perch? non sono sicuro - ha sottolineato - che la politica sia il luogo pi? adatto alla mediazione, come accade oggi?. E se nessuno, nel centrosinistra investito da una richiesta di ?partecipazione? forse senza precedenti, sembra nascondersi pi? che con i cittadini-consumatori bisogna fare i conti, tanto al governo quanto, e forse ancor pi?, nelle amministrazioni locali, il problema resta ?come? dargli pi? potere.

          Il sindaco-sindacalista ha offerto la pi? classica delle ricette labour, indicando la via gi? percorsa dai lavoratori: la legge che ratifichi chi parla e per conto di chi. ?Con la sola esclusione, forse, di Milano e Roma, nel resto d'Italia il cittadino non si limita pi? a votarti. Non c'? nessuno che poi sparisce per cinque anni: no, vogliono controllare, partecipare, e condividere le decisioni. Benissimo, ma non ? che puoi ascoltare chi fa la voce pi? grossa, ma chi certifica la propria rappresentanza. Oggi - ha concluso - non abbiamo strumenti per chi ci chiede di pi?. La legge ci darebbe certezze sul piano organizzativo?.

          Tutte in chiave liberal sono invece le prospettive disegnate dal ministro, esponente della Margherita, la quale ha convenuto che ?servono delle regole che possano permettere a questi soggetti, oggi esclusi, di entrare nella concertazione?. Tuttavia, ha osservato Lanzillotta firmataria del disegno di legge sulla riforma dei servizi pubblici, ?non sono sicura ci voglia una legge. E bisogna intanto stabilire quali sono i criteri di rappresentanza. ? importante, per esempio, dare garanzie su base locale, legate alle reti dei servizi territoriali?.

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