7/12/2006 ore: 11:17

"RiConta" Ghisleri: «Vanno contate tutte le schede»

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    gioved? 7 dicembre 2006
      Pagina 3 - Primo Piano

      Intervista
      ad Alessandra Ghisleri
        “Vanno contate
        tutte le schede”


        Giacomo Galeazzi
          ROMA
          ?Se si ricontano le schede del Senato, non si potr? non fare lo stesso per quelle della Camera. E non a campione ma sezione per sezione. Con tempi e complicazioni impossibili da prevedere?. E’ scettica Alessandra Ghisleri, direttore di Euromedia Research.
            Che cosa non va nel meccanismo del riconteggio a campioni di schede?
              ?Tecnicamente ? un’assurdit?. Per fare un campione ho bisogno di un dato di base, un censimento sul quale appoggiarmi, quindi ? necessario ricontare tutte le schede. Il rapporto completo su quella che ? la situazione reale non potr? mai uscire da un campione. Per esempio, per fare un campione statistico rappresentativo dell’Italia io ho bisogno del censimento dell’Istat cui fare riferimento per riuscire a costruire un’Italia che sia uguale per proporzioni percentuali a quella che ? la realt?. Lo stesso si deve fare per le schede?.
                Perch? non si pu? ricontare solo al Senato?
                  ?Gi? alle scorse elezioni non ? stato consentito all’Italia dei Valori, che arriv? al 3,9%, di ricontare le sue schede. Da cittadina spero che non ci siano stati brogli. Mi limito ad un’osservazione: i dati ci sono ma la banca dati del Viminale, che riporta tutte le attivit? e consente via Internet tutte le consultazioni possibili sulle elezioni, in questi ultimi giorni ha una curiosa anomalia. Le schede bianche non hanno accesso. C’? poi una questione diciamo cos? storica?.
                    Quale?
                      ?Il numero di schede bianche e nulle nei momenti storici in cui la gente ? chiamata con forza a votare, tanto pi? quando la scheda elettorale era di facile indicazione (bastava segnare una croce da una parte o dall’altra), ? sempre stato basso. Nel 1948, il primo voto degli italiani sotto la Repubblica, ci furono appena 165 mila schede bianche. La questione vera stavolta ? che la battaglia politica si ? spostata sul conteggio delle schede attribuite ai partiti e sulle preferenze contestate?.
                        Cosa accadr? ora?
                          ?Andrebbe fatta chiarezza. Alla Camera la legge prevede lo scorporo delle schede e il premio di maggioranza elimina qualsiasi dubbio perch? la differenza fra chi vince e chi perde le elezioni ? netta. Non cos? al Senato. Quindi per ristabilire il quadro completo il riconteggio deve avvenire su tutte le preferenze, sezione per sezione?.
                            E’ mai capitato?
                              ?Sono cose che non accadevano nella Prima Repubblica. Quando c’era qualcosa che non funzionava a livello di alleanza di governo si cercavano rimpasti per dare nuova rappresentazione alla volont? espressa dal voto popolare. Ora, invece, la situazione ? molto pi? complicata. La gente non capisce cosa sta succedendo e sente parlare da mesi di complicazioni nel conteggio del numero delle schede. A questo punto solo un accordo bipartisan pu? sbloccare questa grave fase di stallo. Quel che ? certo che si pone ormai un’esigenza di trasparenza e che gli italiani chiedono di sapere se la notte delle elezioni sia successo realmente qualcosa di irregolare?

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