"Professioni" Raffica di proposte per bloccare tutto
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sabato 2 Dicembre 2006
Pagina 8 - Economia/Primo Piano
LE RIFORME VENT’ANNI DOPO
Il caso
In Parlamento raffica di proposte per bloccare tutto
PAOLO BARONI
ROMA Il siluro pi? pericoloso l’hanno fatto partire gli avvocati, che non a caso in Parlamento possono contare sulla rappresentanza pi? folta: tra deputati e senatori sono 76. Ma nelle ultime settimane un po’ tutte le lobby hanno sparato contro la riforma delle professioni, contro Mastella e contro il decreto Bersani sulle liberalizzazioni. Settimana dopo settimana gli uffici di Camera e Senato sono stati cos? subissati da una raffica di proposte di legge, una dozzina in tutto, con cui ora il governo si trova a dover fare i conti. C’? chi propone l’albo degli allenatori di calcio (Ronchi e Larussa di An) e chi appoggia la causa degli agenti di scorta (Eufemi, Udc).
Per gli avvocati, addirittura, ? spuntato un disegno di legge bipartisan che, tra l’altro, introduce uno sbarramento per l’iscrizione all’albo professionale legato all’et?, 40 anni, ?per evitare travasi dalle altre professioni?. Primo firmatario ? il ds Guido Calvi, legale di fiducia dei Ds, al quale si sono associati molti ?big?, dalla capogruppo dell’Ulivo Finocchiaro al dalemiano Latorre ad Anna Serafini in Fassino, da Casson e D’Ambrosio a Manzella sino a Cossutta, a Rosa Calipari, Sergio Zavoli e Franca Rame. Del drappello poi fanno parte anche 6 senatori dell’opposizione: Ghedini, Casellati e Zanettin di Forza Italia, Valentino di An e Barbato dell’Udeur.
Il loro obiettivo ? quello di rivedere a tutto campo l’ordinamento che regola la professione di avvocato senza aspettare la nuova legge quadro sulle professioni che produrrebbe ?gravi vincoli dai quali diventerebbe pi? difficile sciogliersi?. E come prima mossa ripristina le tariffe minime e massime, per ?garantire all’avvocato un equo compenso? e ?dignit? professionale?. Passando da un rinvio all’altro il governo ha infatti lasciato aperti molti varchi, ed ovviamente i parlamentari ci si sono gi? tuffati. Marted? scorso, ad esempio, le commissioni Attivit? produttive e Giustizia della Camera senza attendere la proposta dell’esecutivo hanno iniziato la discussione sulle 4 proposte di legge firmate da Mantini della Margherita, Siliquini (An), Vietti (Udc) e dall’azzurro Laurini). Chiaro il messaggio inviato in questo modo al governo: il ddl Mastella non passer? ?a scatola chiusa?. La risposta del Guardasigilli ? arrivata ieri durante la conferenza stampa a palazzo Chigi: ?Il governo monter? la guardia su questa riforma, e lo faremo anche sulla maggioranza?.
Ma intanto altre due proposte di riforma sono spuntate pure in Senato a firma di Roberto Castelli della Lega e Andrea Pastore di Forza Italia. Ingegneri, architetti, medici e notai, e chi pi? ne ha pi? ne metta, del resto non vogliono sentire ragioni. Protestano e premono sui partiti. Ieri gli avvocati hanno proclamato altre tre giorni di sciopero, dal 14 al 16. ?La riforma? Si legge Mastella, ma grattando sotto spunta Bersani - tuona l’avvocato Francesco De Tilla, battagliero presidente della Cassa forense -. Siamo andati a parlare anche con D’Alema e lui ci ha detto che non pu? fare nulla, di rivolgerci a Bersani...?. Il quale, capita l’antifona, ha deciso da giorni di ?vigilare? per evitare che prima il testo del ddl delega e poi il passaggio parlamentare possa segnare un passo indietro rispetto a luglio.
Albi e ordini professionali dovrebbero calare di numero, aggregarsi, eppure in Parlamento c’? chi ne sponsorizza anche dei nuovi. Chiara Moroni (Forza Italia) ? la paladina di ottici, ortottisti e oftalmologhi, il senatore Maurizio Eufemi si fa carico di agenti di scorta e guardie private, Giuseppe Trepiccioni (Verdi) vuole disciplinare i professionisti che si occupano di restauri e manufatti storico-artistici e poi ci sono Ronchi e La Russa che fanno il tifo per allenatori e preparatori fisico-atletici. Sulla categoria delle ostetriche, poi, c’? un vero e proprio ingorgo: dopo che il ministro della Salute Livia Turco ha ottenuto lo slittamento di un anno della delega assegnata al precedente governo sia la maggioranza (ancora Mantini) che l’opposizione (Sanza e Fitto di Forza Italia) premono perch? si vada avanti. Il loro albo s’ha da fare.
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