5/1/2007 ore: 12:00
"Pensioni" Damiano rinvia tutto
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Pagina 5 - Primo Piano «I cambiamenti veri sono già stati fatti Risparmiati oltre 200 miliardi di euro» Il ministro del Lavoro Cesare Damiano lancia la «grande campagna» per il decollo della previdenza integrativa e conferma che per le pensioni «il problema è il mantenimento del sistema, non la riforma. Le grandi riforme le abbiamo già fatte negli anni 90 - afferma rispondendo al nuovo allarme lanciato dall’Ocse - ed hanno portato buoni risultati, con risparmi nell’ordine dei 200 mila miliardi delle vecchie lire». Secondo il ministro, vista la complessità della materia, i nuovi interventi andranno fatti «con calma». Quanto al termine previsto dal memorandum governo-sindacati, «il 31 marzo è una data indicativa. Per la manutenzione del sistema previdenziale utilizzeremo il tempo necessario. Non ci sono tagliole. L’importante è arrivare in tempi ragionevoli ad una conclusione condivisa». Il primo obiettivo - come noto - è quello di superare lo scalone del 2008 seguito poi dalla rivalutazione delle pensioni più basse, dall’individuazione dei lavori usuranti e dall’introduzione di contributi figurativi ai favore dei lavoratori precari. «Lo ripeto - ha insistito ieri il ministro - non vogliamo fare cassa ma tenere il sistema in equilibrio negli anni futuri e assicurare una pensione più dignitosa ai più giovani». In attesa che a Caserta governo e maggioranza mettano a punto la loro linea, intanto parte la campagna per l’uso del Tfr. Che entro fine giugno andrà destinato ai fondi contrattuali oppure lasciato in azienda. Una «manovra» che interessa oltre 12 milioni di lavoratori del settore privato (per i pubblici bisogna prima trovare le risorse) e che verrà accompagnata da una campagna di spot radio e tv e dalle informazioni offerte dal Centro di contatto del ministero (numero verde 800.196.196), da una newsletter monografica e dai due siti Internet gestiti dal ministero (www.tfr.gov.it e www.lavoro.gov.it). L’obiettivo di Damiano è quello di arrivare al 40% di adesioni ai fondi dall’attuale 13%. «Abbiamo tagliato un traguardo importante - ha spiegato -. La strada è stata lunga ma con l’anno che inizia realizziamo una svolta fondamentale il sistema previdenziale». Secondo Pierpaolo Baretta della Cisl «l’avvio della previdenza integrativa aiuterà anche la discussione sul memorandum, che dovrà concentrarsi prioritariamente sugli aspetti della sostenibilità sociale, su problemi dei giovani e degli anziani». Secondo Morena Piccinini della Cgil «i 5 miliardi di nuove entrate contributive previste dalla Finanziaria devono servire a ridurre lo scalone, e poi servono altre risorse per rivalutare le pensioni in essere». [P.BAR.] |