"Mondo" Wal Mart cresce in Cina e sorpassa Carrefour
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mercoled? 18 ottobre 2006
Pagina 40 - Economia
L?OPERAZIONE
Il colosso Usa del commercio compra la Trust Mart per 1 miliardo di dollari Wal Mart cresce in Cina e sorpassa Carrefour
Il gruppo Usa punta a fare 150 mila assunzioni
La multinazionale ridisegna la presenza estera dopo le chiusure in Corea e Germania
BARBARA ARDU
ROMA - Wal-Mart va alla conquista del mercato cinese. Battendo la francesce Carrefour e la britannica Tesco, il colosso statunitense della distribuzione, ha raggiunto un accordo per acquistare Trust-Mart, catena commerciale di Taiwan. Trentamila dipendenti, negozi in venti province cinesi, un fatturato di 1,67 miliardi di dollari, Trust-Mart ? la porta privilegiata per conquistare la nascente middle-class cinese, che ha soldi da spendere. Per averla Wal-Mart ha messo sul piatto un miliardo di dollari e conta di chiudere l?affare entro la fine dell?anno. L?annuncio ufficiale verr? dato dopo che sar? arrivato il via libera delle autorit? antitrust di Pechino. E se l?accordo verr? approvato Wal-Mart superer? Carrefour per quote di mercato e diventer? il primo gruppo straniero del comparto in Cina. Ambizione che il gigante della distribuzione non ha mai negato, tanto che a maggio aveva dichiarato di voler assumere in Cina 150mila persone nei prossimi cinque anni.
Sbarcato per la prima volta a Pechino nel 1996 Wal-Mart se l?? presa comoda per dieci anni. Oggi conta sessanta esercizi commerciali, ma vende molto meno di Carrefour (il fatturato di Wal-Mart ? stato lo scorso anno di 9,9 miliardi di yuan contro i 17,4 di Carrefour). E lo scatto in avanti di questi giorni risponde a una precisa strategia: espandere l?attivit? all?estero, perch? il mercato statunitense non d? pi? grandi soddisfazioni al numero uno al mondo degli iperstore. L?obiettivo ? riuscire a raggiungere circa un terzo del fatturato complessivo fuori dagli Usa. Oggi quella quota ? del 20 per cento.
E non sempre ? andata bene di l? dai confini nazionali. A maggio Wal-Mart ? uscito dal mercato sudcoreano perch? non ha azzeccato i gusti dei consumatori. A luglio si ? sbarazzato delle sue attivit? in Germania, sconfitto dalle pressioni dei sindacati, ai quali ha invece aperto la porta in Cina concedendo ai lavoratori dei suoi punti vendita di associarsi per difendere i loro diritti. Quasi un?eresia per una multinazionale che ha fatto dell?esclusione del sindacato una sua bandiera sia in patria che all?estero. ?La Cina- ha commentato Bill Dreher, analista della Deutsche Bank Securities - ? il solo Paese che pu? offrire a Wal-Mart la possibilit? di replicare quanto ha fatto negli Stati Uniti?. Ma pu? anche rivelarsi un inganno: un consumatore cinese spende in media 4 dollari contro i 20 di un americano, secondo i dati in mano a Wal-Mart. Ma tant?? ormai la strada ? spianata.
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