«Lo sciopero generale non ha alternative»

Cofferati chiude il congresso Cgil rilanciando la sua sfida: Cisl e Uil sbagliano, se hanno cambiato idea sull'articolo 18 lo dicano ?Lo sciopero generale non ha alternative? ?Governo distruttivo come la Thatcher, volgare il tentativo di dividere i sindacati? - Citazione di Luzi per confermare l'addio a giugno Massimo Mascini
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(DAL NOSTRO INVIATO)
RIMINI - La Cgil non chiude formalmente la porta a Cisl e Uil, ma ribadisce con forza tutte le sue ragioni. In un caloroso e sentito discorso Sergio Cofferati ha infiammato la platea, pur provando a lasciare aperto un varco per un'intesa con le altre due confederazioni sindacali. Sul tema pi? importante, centrale nei quattro giorni di congresso, quello dello sciopero generale contro le decisioni del Governo, il segretario generale della Cgil non ha seguito l'ala pi? dura della confederazione ma ha comunque incalzato gli altri sindacati e assicurato di non vedere alternative: ?Se ci sono altre strade per raggiungere i nostri obiettivi - ha detto rivolto a Cisl e Uil - ditecelo. Ma io, francamente non le ho colte?. Nei prossimi giorni, comunque, Cofferati chieder? un incontro ai vertici di Cisl e Uil per verificare se esiste la possibilit? di procedere ancora assieme come ? stato fatto in queste ultime settimane. Dello sciopero generale separato, non ha fatto cenno. Ma il documento finale, approvato praticamente all'unanimit? dal congresso, in realt?, pur non citandolo, ne fa riferimento, affermando che si cercher? l'accordo con Cisl e Uil, ma anche che la Cgil ?non pu? che esercitare la propria autonomia di giudizio e di azione per realizzare quei cambiamenti irrinunciabili dei provvedienti di Governo?. Cofferati non ? stato tenero, beninteso. Ha detto senza esitazioni che la Cgil sar? ?rigorosa e intransigente?, che non accetter? mai l'immobilismo, ma soprattutto ha chiesto chiarezza al resto del sindacato italiano. Il suo ragionamento ? stato molto preciso. ?Chiederemo - ha detto - a Cisl e Uil se esistono ancora le ragioni che hanno motivato la mobilitazione di queste settimane. Chiederemo se hanno cambiato idea, cosa questa perfettamente legittima. E se non hanno cambiato idea chiederemo loro come pensano sia posibile raggiungere l'obiettivo che ci siamo fissati, quello dello stralcio delle decisioni relative all'articolo 18 e delle modifiche agli altri provvedimenti?. A giustificazione della reiterazione della richiesta di andare allo sciopero generale Cofferati ha portato l'esempio del 1994, quando si arriv? alla caduta del Governo. Un ricordo troppo lontano? Cofferati ha ricordato il caso dei contratti pubblici della scorsa settimana. Anche qui, dopo varie inutili pressioni, ? stato proclamato uno sciopero per la met? di febbraio, e il Governo ha subito trovato le risorse necessarie e si ? raggiunta l'intesa. ?Un procedimento banale per un sindacalista?, ha commentato. Per questo, sulla base di questa semplicit?, ha chiesto a Cisl e Uil di spiegare i motivi per i quali possa essere considerato inopportuno lo sciopero generale. ?Mi si dice - si ? lamentato - di avere fantasia e io l'ho esercitata, tanto ? vero che abbiamo avuto assemblee, manifestazioni, scioperi articolati. Perch? quelle cose s? e non pu? invece avere diritto di cittadinanza nelle nostre strumentazioni lo sciopero generale? Io non lo capisco?. Sui motivi di fondo che giustificano lo scontro con il Governo - ?distruttivo come la Thatcher -, a prescindere dalle forme di lotta, Cofferati si ? dilungato, mettendo in evidenza l'intransigenza dell'Esecutivo, che non ha mai nascosto il suo obiettivo primario di dividere il sindacato isolando la Cgil. E proprio in base a questo assunto ha chiesto a Cisl e Uil di non dimenticare che non ? necessariamente la Cgil l'obiettivo del Governo. ?Oggi tocca a noi - ha detto - domani potrebbe toccare a qualcun altro?. Ugualmente netto ? stato il segretario della Cgil respingendo le voci che circolano in merito a possibili soluzioni alternative allo stralcio: una limitazione al solo Mezzogiorno della sospensione dell'articolo 18 o l'accantonamento della norma in attesa di tempi migliori. ?Noi - ha detto Cofferati - non ci stiamo, vogliamo lo stralcio?. Bocciato anche il Libro bianco di Maroni: ?L'unico che riconosco ? quello di Delors, il libro di Maroni non ? bianco ? limaccioso?. E non si salva neppure la Moratti: ?La sua ? una riforma che vuole indebolire la scuola pubblica?. Si chiude dunque il 14? congresso. Si chiude in modo unitario e, a sorpresa, ? arrivato anche l'annuncio del ritiro di Cofferati. Per prendere commiato dal suo popolo, che gli ha tributato un'altra standing ovation prima ancora che cominciasse a parlare, il segretario uscente ? ricorso a una poesia di Mario Luzi che parla di un viaggio. Ha paragonato la Cgil a un grande fiume e ha parlato di un futuro migliore. I cigiellini erano commossi, pi? che applaudirlo non hanno potuto. Domenica 10 Febbraio 2002
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