14/12/2006 ore: 12:31
"Lavoro" Troppe vertenze irrisolte moltiplicano gli scioperi
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Pagina 15 - Economia & Lavoro scioperi al giorno, nazionali o locali. Presente il Capo dello Stato, la Commissione di garanzia sugli scioperi ierihapresentato il bilancio di 18 mesi di attivit?, tutto il 2005 e il primo semestre 2006. A frontedi2.621 scioperi proclamati, ne sono stati revocati 1.031. Gli altri si sono tenuti, sono stati 1.590 di cui422a rilevanza nazionale. Tre scioperi al giorno sono un’enormit?. O meglio, sarebbero. La cifra ? infatti pi? virtuale chereale in quanto spesso diverse sigle sindacaliproclamano la stessa agitazione per lo stesso giorno e siccome ogni sigla, o cartello di sigle, conta per ?uno?, si intuisce come il ?monte? proclamazioni lieviti. Anche depurato, il dato resta significativo. Tantopi?che lacommissione si occupa di settori che hanno s? una controparte su cui premere per ottenere risultati,ma il pressing si ripercuote sui cittadini utenti. Basti pensare ai trasporti. Quelli urbani sono stati i pi? ?caldi? nel periodo considerato, con 248 scioperi. Seguono igiene e ambiente con 149, Poste con 148 e trasporto aereo con 137. Fare paragoni con il rapporto precedente non ? facile a causa del diverso periodo considerato (18mesi anzich? 12),maunincremento dei conflitti nell’ultimo periodo del governo Berlusconi ? comunqueriscontrabile e c’? chi loquantifica nel 32%. La commissione ? intervenuta a pi? riprese: in modo preventivo in 837 casi che hanno portato ad altrettante revoche o differimenti. Hapoi aperto101procedimenti per verificare eventuali violazioni. Sono state applicate sanzioni in 48 casi per un importo complessivo di 300mila euro. A conti fatti, il Garante ? del parere che la legge sia stata applicata. Non mancano per? ?rilevanti criticit?. In primo piano ancora i trasporti. Nonostante la scelta del Garante per favorire la concentrazione degli scioperi, restano i problemi legati all’?effetto annuncio?,cio? allatendenza a proclamareunaprotesta ?non tanto come strumento di pressione nei confronti della controparte,quanto piuttosto come momento di competizione tra le diverse organizzazioni sindacali ?. Ma se questo ? un vecchio problema, ne pongono di nuovi le agitazioni tra i lavoratori autonomi che si sono imposte sulla scena all’inizio dell’estate a seguito del decreto sulle liberalizzazioni. Rispetto a tassisti, farmacisti e colleghi il sistema sanzionatorio mostra profonde crepe. Sanzioni pi? efficaci, sono quindi tra le richieste del presidenteMartone. Un’altra riguarda vorrebbe una disciplina pi? flessibile dell’intervallo minimo tra due azioni di sciopero. Un’altra ancora coglie un punto assai discusso dai sindacati e dai partiti: come regolamentare la rappresentanza e definire chi rappresenta chi anche in settori - comeil trasporto aereo - dove ci sono pi? di 20 sigle e dove bastano che si fermino dieci persone per causare danni rilevanti. Infine la proposta di sperimentare - previo accordo tra le parti - ipotesidiverse dallo sciopero, fare quello virtuale, ad esempio. Oppure consultare i lavoratori con un referendum preventivo. |