"Intervista" Pezzotta: «Serviva un politico che decidesse, è arrivato Fini»
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intervista Fabio Martini
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(Del 6/2/2002 Sezione: Economia Pag. 8)
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IL SEGRETARIO DELLA CISL: PRONTI A QUALSIASI TRATTATIVA, MA SAREBBE MOLTO MEGLIO SE NON CI FOSSERO DI MEZZO I LICENZIAMENTI |
?Serviva un politico che decidesse, ? arrivato Fini? |
Pezzotta: ha trionfato il buon senso, i rapporti col governo possono cambiare |
In prima battuta Savino Pezzotta ci scherza su, prova a ridimensionare: ?Il ruolo di Fini nella chiusura della trattativa? Lasciamo stare, altrimenti scattano le gelosie degli altri e invece ne dobbiamo fare di strada...?. Ma, dopo mesi di reciproche "cortesie", l?asse tra il vice-presidente del Consiglio e la Cisl ? venuto allo scoperto e Pezzotta, un bergamasco di famiglia antifascista (il padre mor? in un campo di concentramento prima di conoscere il figlio), ? pronto a riconoscere il ruolo svolto da Gianfranco Fini: ?Nel momento cruciale della trattativa, il peso politico del vice-presidente del Consiglio ha favorito una mediazione che si ? rivelata significativa?.
Le sembra che il governo Berlusconi abbia imparato la lezione del 1994?
?Nella storia le cose non si ripetono mai. Nel 1994 c?erano altre condizioni, il confronto era su altri temi. Stavolta ha trionfato il buon senso?.
Quanto stanno pesando in tutte le trattative le resistenze e gli argomenti del ministro dell?Economia?
?In tutti i governi si verifica una dialettica tra chi si occupa dei conti e chi deve gestire politicamente un conflitto. Una dialettica naturale...?.
In cosa ? stato determinante il ruolo del vicepresidente del Consiglio, che ? anche il leader della destra italiana?
?Pur non togliendo nulla alla buona volont? degli altri ministri e dei sottosegretari, quando la vertenza del pubblico impiego ? arrivata ad un punto critico, alla fine serviva un decisore politico. In questo caso ? stato il vice-presidente del Consiglio?.
Le ? sembrato un interlocutore affidabile?
?Non d? mai giudizi sulle persone. Certamente, il governo in una situazione delicata ha voluto spendere una rappresentanza alta e questo ? stato utile?.
Fatto l?accordo, ? ovvio che lei non enfatizzi il rapporto con Fini, ma ? vero che lei ha conosciuto riservatamente l?allora presidente di An in una sede della Compagna delle Opere diversi mesi prima delle elezioni politiche?
?S? ? vero. Ma non capisco tutta questa morbosit? sui miei movimenti. E? naturale che un segretario della Cisl abbia rapporti con le rappresentanze politiche. Sarebbe sbagliato il contrario?.
Ma lo ammetta: la Cisl si trova meglio a dialogare con il Biancofiore di Casini e del suo amico D?Antoni e con un partito con un anima sociale come An, piuttosto che con Forza Italia?
?Questa ? una maggioranza composita all?interno della quale ci sono attenzioni diverse rispetto alle questioni sociali e c?? chi ha una maggior cultura della mediazione?.
Lei si ? visto a tu per tu anche anche con il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini?
?In una fase di tensione sociale ? il ruolo del sindacato cercare contatti. Ma il punto vero dove si decide ? il tavolo. Non si decide mai lungo i percorsi?.
Nella sua vita lei ha fatto molti accordi e ognuno di questi va visto nel suo contesto politico e storico. Ma in una ideale classifica, in che posto colloca l?accordo dell?altra notte?
?E? vero, gli accordi vanno contestualizzati, ma nella situazione in cui ci trovavamo, questo ? un bellissimo accordo. E? importantissimo per il sindacato?.
La querelle sulla concertazione - serve, non serve - a questo punto ? chiusa?
?L?accordo mette da parte tutto il dibattito sul s? o no alla concertazione e dimostra che la strada per governare i conflitti ? sempre quello del confronto. Un passaggio che insegna qualcosa a tutti, al governo e alle parti sociali: quando c?? un tavolo negoziale alla fine gli accordi si fanno?.
Che differenza c?? nell?approccio con i sindacati tra i governi dell?Ulivo e il governo Berlusconi?
?Mi sembra di ritrovare le stesse tensioni, a cominciare dal rito delle trattative notturne che anche stavolta si sono ripetute. Per la Cisl non ci sono differenze: noi non abbiamo pregiudiziali politiche. Noi non ci muoviamo mai per motivi politici?.
Oggi, pi? di 48 ore fa, ? pi? facile immaginare un accordo su tutti gli altri ?dossier??
?La Cisl ha sempre detto di essere pronta ad affrontare qualsiasi trattativa, anche se vorremmo non ci fosse l?elemento di disturbo rappresentato dall?articolo 18?:
Ma oggi il clima ? diverso rispetto a 48 ore fa?
?Non c?? dubbio che un passaggio di questo tipo favorisce un rapporto diverso con il governo?.
Per disinnescare la mina dell?art.18 voi preferireste vedervela direttamente con la controparte sociale?
?La questione dell?art.18 ? stata mal posta e per favorire un dialogo andrebbe tolta dal tavolo?.
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