17/5/2005 ore: 12:54

"Intervista" P.Stefanini: «Pronti a rilevare Parmatour»

Contenuti associati

    martedì 17 maggio 2005

    TURISMO Le coop si candidano all’acquisto del gruppo già di Tanzi.
    Parla il presidente dell’«Adriatica» Pierluigi Stefanini
    «Pronti a rilevare Parmatour»
      di Achille Perego

      MILANO— Dal carrello della spesa alle vacanze, sempre con l’obiettivo di premiare i soci e di offrire prezzi concorrenziali. E adesso che Robintur, il braccio operativo nel turismo di Coop Adriatica e Coop Estense, s’è ritagliato uno spazio interessante nell’industria delle vacanze con una quarantina di agenzie dirette e oltre cinquanta in franchising e 150 milioni di euro di ricavi nel 2004, si candida a rilevare la rete distributiva di Parmatour. Messa in amministrazione straordinaria dopo il crac Parmalat, l’ex società dei Tanzi possiede, con il marchio Sestante, una quarantina di agenzie in proprietà più alcune in franchising oltre ai villaggi (Club Vacanze), le attività di tour operating (Comitours, Chiariva e Going) e di LastMinute.

      «Stiamo aspettando che il commissario avvii le procedure per la cessione di Parmatour e delle sue attività. Verso le quali non le nascondo che c’è un nostro interesse, anche se non abbiamo ancora presentato manifestazioni ufficiali d’acquisto», anticipa Pierluigi Stefanini (nella foto Fn), presidente di Coop Adriatica, un gigante da 1730 milioni di euro di fatturato.
        Siete interessati a tutta Parmatour o a singoli marchi?

        «Il nostro obiettivo è di crescere, sia per linee interne, sia per acquisizioni, nella rete delle agenzie. Oggi come Robintur abbiamo già un centinaio di punti vendita diretti e in franchising in Emilia, Veneto, Marche, Abruzzo, Puglia e Toscana. Rete che potrebbe allargarsi con le agenzie del Sestante di Parmatour. Se comunque si arrivasse a una decisione di vendita in blocco di Parmatour, non ci tireremmo indietro cercando accordi con operatori del settore interessati alle altre attività della società».

        Come è nata e cresciuta Robintur?

        «La nascita risale al 1989 mettendo insieme attività in questo settore nostre e della Coop Estense. Dopo anni anche di sofferenza, oggi la situazione è positiva. Nel 2004 abbiamo avuto più di 200mila clienti, oltre il 30% dei quali soci Coop, e realizzato un utile ante imposte di 700mila euro. Il turismo sta diventando un settore sempre più importante di attività dove operiamo offrendo pacchetti vacanze in Italia e all’estero, dal mare alle città d’arte, dagli alberghi ai villaggi, con agevolazioni per i soci Coop e prezzi comunque concorrenziali per tutti rispetto al resto del mercato».

        Non pensate di trasformarvi in tour operator?

        «Abbiamo già un piccolo tour operator, Firmatour, che opera da Rimini per la Riviera Adriatica. Ma il nostro obiettivo di crescita resta l’offerta di vacanze costruite insieme con i grandi tour operator a prezzi inferiori e concorrenziali».

        Voi crescete, ma il mercato del turismo non ha brillato negli ultimi anni...
          «Il settore viene da tre anni non facili però la recessione si sente di più nei consumi alimentari che nel turismo. Quanto a Robintur, grazie all’ampliamento dell’offerta, a prezzi concorrenziali, stabili e in qualche caso addirittura più bassi quest’anno rispetto al 2004, prevediamo un’estate positiva».

        Close menu