"Intervista" Lombardini: «Sono cresciuti i servizi al cliente»

?Sono cresciuti i servizi al cliente?
V.Ch. |
MILANO - ?La distribuzione moderna ? cresciuta molto in questi anni e di recente c'? stato un ulteriore salto di qualit? sul fronte delle aggregazioni. L'industria ha oggi pochi interlocutori e questo riduce gi? i costi. C'? poi una qualit? notevolmente superiore dei servizi commerciali sia per i consumatori che per le imprese di marca che non hanno pi? di fronte una rete antiquata e notevolmente frammentata?. Per Tito Lombardini, imprenditore commerciale e presidente di Faid-Federdistribuzione, il nodo oggi da affrontare riguarda la necessit? da parte delle imprese commerciali di competere in uno scenario in continua evoluzione. Le imprese lamentano per? che la distribuzione drena troppe risorse. Il punto vero ? che oggi le catene commerciali offrono molto di pi? all'industria. Inoltre dobbiamo sostenere notevoli investimenti per lo sviluppo della rete e per essere competitivi con il consumatore. Se si guardano poi i bilanci, quelli della distribuzione segnalano livelli di margine (ebitda) notevolmente pi? bassi di quelli dell'industria di marca, segno evidente della pressione cui siamo sottoposti. Poi le imprese commerciali sono sempre in prima linea. Cio?? Prenda il caso del changeover dalla lira all'euro. ? stato pagato interamente dalle catene distributive, alle quali i consumatori si sono rivolti per fare la spesa e in moltissimi casi per cambiare valuta. E le catene distributive hanno sopportato costi molti alti e lo hanno fatto senza alcun aiuto esterno. I servizi al consumatore sono oggi elevati e richiedono continui investimenti da parte nostra, che si riflettono anche sulla promozione dei consumi e dei prodotti. Abbiamo investimenti notevolissimi sulla logistica, un campo nel quale l'industria ? indietro e non ha fatto quello che avrebbe dovuto dare. Tutto questo ha dei costi, che non possono gravare solo su uno dei protagonisti del mercato. Restano per? gli squilibri dei costi di presenza nella distribuzione rispetto alle spese per la pubblicit?. I l vero problema ? che l'industria dovrebbe preoccuparsi della reale competitivit? dei propri prodotti. Ed ? giusto che ci sia un confronto perch? produce efficienza nella filiera, di cui alla fine si avvantaggia il consumatore, che deve ricevere i prodotti migliori, nelle condizioni migliori e con costi finali competitivi. Che impatto avr? il regolamento sulle vendite sottocosto? Al provvedimento hanno messo mano in tanti, ne ? venuto fuori un pateracchio all'italiana. Credo che non ci saranno vantaggi reali, per nessuno. Venerd? 15 Febbraio 2002
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