22/9/2005 ore: 12:28
"Intervista" F.De Gregorio: Enasarco, niente scappatoie
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pagina 43- Agenti di commercio Più democrazia nel rinnovo degli organi collegiali La Federagenti in sostanza chiede al ministro Maroni di voler tranquillizzare i 350 mila agenti in attività e gli oltre 100 mila pensionati sulla correttezza delle procedure adottate e, soprattutto, di rassicurarli circa la mancata riproposizione di un simile provvedimento in assenza di garanzie precise e di analisi di mercato che devono essere sottoposte all'approvazione di tutte le associazioni di categoria. In proposito il segretario generale della Federagenti Cisal, Fulvio De Gregorio, precisa quanto segue. ´Auspichiamo che il ministro metta la parola fine su una vicenda che definire preoccupante è un eufemismo. L'articolo di La Repubblica di lunedì scorso è l'ultima goccia che si aggiunge a un vaso già pieno e che non ci consente più di lasciare l'iniziativa a chi viene presentato come portatore di interessi che sono del tutto estranei, per non dire in contrasto, con quelli degli agenti e rappresentanti di commercio. Nel comitato direttivo della nostra associazione valuteremo tutte le azioni da assumere al riguardo, non esclusa la richiesta di estromettere chi non ci può rappresentare a causa di evidenti incompatibilità di ruoli e di comportamenti. La posta in gioco', continua De Gregorio, ´è talmente elevata che le strane manovre in corso sullo statuto vanno monitorate con particolare attenzione. Infatti proprio attraverso la composizione degli organi collegiali, che gli attuali consiglieri non a caso vorrebbero cristallizzare e blindare, passa la possibilità di dare trasparenza e democraticità a una gestione oggi accentrata e condizionata da veti incrociati degni della Prima repubblica. La salvaguardia del livello di partecipazione delle associazioni attualmente presenti nel cda, infatti, sa di lottizzazione e preoccupa moltissimo se letta in funzione del progetto, non accantonato, di procedere alla vendita del patrimonio immobiliare'. Risposta. Il ministro Maroni può avere un ruolo determinante. Infatti, pretendendo una attuazione corretta dell'attuale normativa e non consentendo le scappatoie volute da Porreca e compagni, la gestione della fondazione potrebbe essere effettivamente compartecipata e trasparente, proprio come richiesto con una serie di interrogazioni bipartisan da esponenti dei due attuali schieramenti politici. Gli otto posti su tredici che lo statuto dell'Enasarco riserva ai rappresentanti della categoria non possono essere appannaggio, grazie a accordi sottobanco, della Confcommercio e di altre associazioni la cui rappresentatività è tra l'altro tutta da dimostrare. |