18/4/2006 ore: 9:57

«Imprese e sindacati: subito il confronto»

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    sabato 15 aprile 2006
      Pagina 27 - Economia

      Ma su come affrontare la legge Biagi la sinistra ? divisa
        ?Imprese e sindacati: subito il confronto?
          Treu: il nuovo governo risponder? all' appello di Bombassei

          Enrico Marro
            ROMA - Il governo di centrosinistra aprir? subito un confronto con imprese e sindacati per rilanciare il dialogo sociale. Lo annuncia Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro nel primo governo Prodi che probabilmente avr? un ruolo importante anche nel prossimo esecutivo. E lo fa in risposta all' appello in tal senso del vicepresidente della Confindustria, Alberto Bombassei, pubblicato ieri dal Corriere della Sera. ?Bombassei ha ragione. Il metodo della concertazione - dice Treu - per noi ? fondamentale. Chiameremo immediatamente sindacati e imprese per cominciare il dialogo sul problema dello sviluppo e della competitivit?, perch? se c' ? ricchezza, non si pu? distribuire?.

            Certo, c' ? l' ostacolo della legge Biagi, che la Cgil chiede di cancellare. Ma ? anche vero che, su una posizione cos? rigida, il sindacato guidato da Guglielmo Epifani ? sostanzialmente isolato. Tuttavia, anche se si supereranno le contrapposizioni nominalistiche fra abrogazionisti e no, lo scontro sar? sulla natura delle modifiche della riforma. Che per la Cgil dovrebbero comunque essere sostanziali, per ridurre il pi? possibile l' area dei contratti temporanei, mentre per la Confindustria e le altre associazioni imprenditoriali dovrebbero limitarsi a ridurre esclusivamente le possibilit? di abuso evidente della flessibilit?.

            Per evitare che la trattativa si blocchi alle prime battute il prossimo governo imposter? il confronto su un' agenda a largo raggio, dove la riforma del mercato del lavoro sar? soltanto uno dei capitoli. Resta, per?, il fatto che le posizioni di partenza sono molto diverse. Non solo fra sindacati e imprese, ma anche fra le stesse confederazioni.

            ?Mi stupisce questa insistenza sulla Biagi - dice rivolto alla Cgil Raffaele Bonanni, che il 27 aprile sar? e letto segretario generale della Cisl -. In questa legge ci sono luci e ombre. La precariet? non ? una conseguenza della legge Treu o della Biagi, ma della mancanza di tutele. Le imprese hanno acquisito la flessibilit?, ma non hanno offerto garanzie?.

            Pure il leader della Uil, Luigi Angeletti, lancia un avvertimento a Epifani, ma anche alla Confindustria: ?La Uil ? pronta a sedersi a un tavolo per discutere di un nuovo sistema di relazioni industriali. Se per? c' ? chi mette veti, non ci sediamo neanche. I veti esistono anche perch? c' ? chi li accetta. E su questo Confindustria non ? estranea?.

            La Cgil, con Carla Cantone, ribadisce che, anche se la confederazione ? pronta al confronto, sulla legge Biagi vale la posizione stabilita al congresso di Rimini (?Va cancellata?) e sulla riforma della contrattazione bisogna prima aspettare che Cgil, Cisl e Uil ?raggiungano una proposta unitaria?. Disponibile al dialogo il segretario dell' Ugl, Renata Polverini.

            Nel merito della polemica sulla Biagi, il giuslavorista Pietro Ichino sottolinea che i contratti atipici - dal lavoro interinale al contratto d' inserimento (che ha riformato quello di formazione lavoro), dall' apprendistato ai contratti a progetto (derivati dai co.co.co) - ?erano gi? previsti dal pacchetto Treu? del 1997 e quindi ?non avrebbe alcun senso? tornare alla situazione precedente. Ma Marco Rizzo (Pdci) insiste: ?Si riscriva da zero la legge Biagi?.

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