24/7/2006 ore: 11:51

"Governo" Visco: «Signori evasori, il gioco si fa duro»

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    sabato 22 luglio 2006

    Pagina 11 - Politica/Oggi

    L’INTERVISTA
      VINCENZO VISCO - Il viceministro dell’Economia ? soddisfatto: con questa operazione recuperiamo risorse per 6 miliardi e diamo un segnale di innovazione al Paese
        ?Signori evasori, adesso il gioco per voi si fa duro?

        di Bianca Di Giovanni / Roma
          Tre obiettivi raggiunti: liberalizzazioni, recupero di risorse e (soprattutto) lotta all’evasione. Vincenzo Visco non nasconde la sua soddisfazione mentre filtrano dalla commissione Bilancio del Senato le prime notizie sull’ok al testo della manovra bis. Secondo il viceministro all’Economia le nuove regole anti-evasione somigliano tanto a un nuovo inizio per il Pase. ?? una svolta - dichiara - nel senso che l’amministrazione si allinea a quella dei Paesi pi? evoluti su questo fronte?. Un bel colpo, dopo anni ?in cui si ? sempre parlato di lotta all’evasione, ma si ? tollerato e condonato tutto?. ? il primo risultato concreto del ministero guidato da Tommaso Padoa-Schioppa. ?Con il ministro la collaborazione ? totale - spiega Visco - C’? stata una piena applicazione della delega con una efficace comunicazione tra i diversi uffici, esattamente come avvenne con Ciampi?. Eppure in molti nell’opposizione ritengono Padoa-Schioppa un ministro debole, in quanto tecnico. ?Debole? - sorride Visco - ? un ministro fortissimo perch? nessuno potr? mai prenderlo sotto braccio e convincerlo a fare una cosa a cui non crede?.

          Ritiene soddisfacente l’esito dell’esame in commissione ?
            ?A prima vista le modifiche introdotte mi sembrano marginale e comunque accettabili. Sul recupero delle risorse - cio? circa 6 miliardi, pressoch? interamente derivanti dalle entrate e realizzati senza aumenti di aliquote - vorrei ricordare la polemica di un mese fa sulla stampa con i sostenitori di un aumento generalizzato di 1 punto dell’Iva (Confindustria, ndr). Allora replicai che quella era una cosa da ultima spiaggia. Oggi si vede la differenza. Un aumento di 1 punto dell’Iva d? 4,3 miliardi, queste cose circa 6?.

            Possiamo dire che da oggi si possono controllare meglio gli evasori in Italia?
              ?Possiamo dire che finalmente l’amministrazione italiana viene allineata a quello che normalmente succede enlle amministrazioni finanziarie evolute, dove c’? piena possibilit? di controllo. Poi ci sono norme particolari molto incisive, come quelle sugli appalti. Aver stabilito che ? l’appaltante che detrae l’Iva dell’appaltatore riduce la possibilit? di evasione dell’imposta nel corso della catena. Lo stesso vale per i contributi sociali: misura importantissima contro il lavoro nero. Buoni risultati dovrebbero arrivare anche dalla norma sui clienti fornitori e dall’anagrafe dei conti correnti che finalmente viene realizzata e che accelera di molto i tempi di reazione dell’amministrazione, dalle norme sulle agenzie immobiliari e sull’assicurazione, da quelle sui professionisti?.

              Quanto si aspetta dalla lotta all’evasione?
                ?Noi l’abbiamo cifrata zero. Aspetto prima di dichiararlo?.

                L’opposizione parla di grande fratello.
                  ?Si vede che non hanno mai visto un film americano, dove digitando un computer di un qualsiasi ufficio pubblico si arriva nei pi? intimi recessi delle propriet?, con buona pace di tutte le discussioni sulla privacy. Lo dico come battuta. Da noi si tratta di procedure normalmente in atto, che vengono per? accelerate. Nessuno si sogna di far utilizzare informazioni per altri scopi che non siano quelli gi? perseguiti nella tradizionale lotta all’evasione?.

                  Nessuno stato di polizia?
                    ?Il punto vero che ? emerso ? che viene fuori consapevolmente o meno un’esplicita tutela di chi non paga le tasse. Qui c’? un vero ritardo culturale: queste norme vengono considerate terribili e invasive proprio perch? in Italia non si ? mai deciso di farla finita con una prassi discutibile. C’? un’abitudine inveterata a dire che certi controlli non devono essere fatti. Il fatto che le tasse in Italia non si pagano, finora ? stata solo occasione di rammarico a parole, ma in realt? c’? stata sempre tolleranza e condoni. Se invece stavolta ci si riesce, si potranno risolvere sia i problemi finanziari che quelli delle imposte. Resto dell’idea che se pagano tutti si potranno abbassare le tasse, come abbiamo gi? fatto. Naturalmente il punto delicato ? che il contrasto all’evasione non ? certo indolore?.

                    Come replica alle accuse di aver danneggiato i risparmiatori con l’errore sull’Iva sugli immobili.
                      ?Da parte dell’amministrazione c’? stata trasparenza e correttezza assoluta: ? stato chiarito che c’? stato un errore molto serio nelle stime degli effetti predisposti dall’ufficio. Ma proprio l’entit? di quell’errore ha consentito poi una correzione agevole della norma stessa?.

                      Tutte le categorie colpite dal decreto protestano. L’opposizione attacca: non era Berlusconi che divideva il Paese?
                        ?Non mi pare che ci sia da vantarsi su questo. I sondaggi rivelano che i loro elettori sono almeno per met? favorevoli alle misure del decreto. Loro stanno fomentando la frammentazione del Paese: un gioco pericolosissimo e irresponsabile. Ai professionisti dico che se bisogna modernizzare il Paese e rilanciarlo con equit? e giustizia , bisogna accettare cose a prima vista sgradevoli. Ma poi i vantaggi arriveranno per tutti?.

                        Cosa replica a Confedilizia che critica le norme sugli immobili?
                          ?Tutto ? migliorabile: noi abbiamo tenuto conto di tutte le osservazioni delle categorie. L’imposta di registro introdotta ? importantissima per la lotta all’evasione, perch? rende molto pi? costose le false vendite di immobili che hanno caratterizzato l’aumento dei prezzi immobiliari e i falsi rimborsi Iva. Non si pu? essere a parole contro i “furbetti del quartierino” e poi lamentarsi su queste norme?.

                          Con la Finanziaria si chiederanno sacrifici. Ma a sinistra molti chiedono di partire da rendite e aliquote pi? alte per i ricchi. Perch? non si ? cominciato con la manovra bis?
                            ?Tutti hanno i loro i ministri in consiglio e tutti partecipano all’elaborazione della politica economica. In ogni caso c’erano cose su cui eravamo gi? pronti: questo decreto ? stato preparato in tempi stretti, e alcuni errori sono dovuti anche a questo. Altre cose si faranno, ma in ogni caso queste voci non basterebbero comunque al risanamento. I risparmi vanno fatti. Ma qui il vero problema ? un altro?.

                            Quale?
                              ?Il problema ? che questo Paese non ha la consapevolezza del suo stato di salute perch? ? un Paese in declino, un Paese seduto e arretrato, invecchiato. Che per? riesce a campare relativamente bene, per questo la gente non percepisce le difficolt? per quello che sono. In questo ha ragione Padoa-Schioppa a puntare sulla consapevolezza del rigore: il bilancio va riportato almeno ai livelli del 2001?.

                              Sul caso Guardia di Finanza?
                                ?Dico solo che tutto quello che ? stato detto e scritto ? privo di fondamento?.

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