9/11/2006 ore: 11:58
"Governo" Una fiducia negata a parole (M.Franco)
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Pagina 15 - Primo Piano ma che fa comodo a tutti Ma insufficiente, per la sinistra antagonista. ?Non siate diffidenti verso il Governo. Pensate che 600 milioni sono sicuri?, ha fatto presente all'Unione il sottosegretario Enrico Letta, braccio destro di Prodi a Palazzo Chigi. Ma la metafora della ?coperta corta? rende tutti nervosi, perch? nessuno sa quanto alla fine rimarr? scoperto. Il premier sembra riuscito a rassicurare almeno in parte le Regioni, e non ? poco. Ora sta spingendo perch? gli emendamenti dell'Unione e del governo, e dunque le tensioni, siano ridotti all'osso. Il loro numero, in effetti, ? sceso drasticamente. Che cosa succeder? in Parlamento, per?, non ? chiaro. Se si dovesse fare la mappa del centrosinistra, l'impressione sarebbe sconfortante. Fra teorici della seconda fase, riformisti, massimalisti, emergerebbe un arcipelago policromo. Eppure, lo spettacolo di una maggioranza che combatte contro se stessa, offre un quadro parziale. Trascura il ruolo mediano di un Prodi che continua a scommettere sull'Unione. A sentire il leader della Margherita, Rutelli, sarebbe grande fautore delle liberalizzazioni. E, secondo il Prc, garantisce l'antagonismo. ? un esercizio costante di equilibrismo. Ufficialmente, Palazzo Chigi sta tentando di evitare la fiducia sulla Finanziaria: una manovra osservata con scetticismo. L'opposizione, infatti, ritiene che sotto sotto l'Unione lavori per arrivare alla fiducia. Il presidente di An, Fini, vede un epilogo gi? scritto per non far debordare lo scontento interno. Eppure, la blindatura potrebbe convenire anche ad un fronte berlusconiano diviso quanto quello prodiano. Le prossime manifestazioni di piazza separate (FI, An e Lega da una parte, Udc dall'altra), sono la certificazione di una Cdl finita. |