26/10/2006 ore: 12:21
"Governo" Romano permaloso, vede manovre ovunque
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Pagina 2 e 3 - Primo Piano Romano permaloso, vede manovre ovunque Perch? pu? accadere di andar sotto al Senato, ma ? clamoroso che di prima mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e il viceministro dell'Economia Visco, prendano le distanze da un emendamento del vicecapogruppo dell'Ulivo alla Camera, la diessina Sereni, che propone di aumentare al 45% l'aliquota dell'Irpef sui redditi superiori a 150 mila euro. Il fatto ? che sotto quella firma si notano le impronte di autorevoli rappresentati di governo, di partito e persino del sindacato. Perch? la Sereni, nel tentativo di destinare un po' di soldi ai pensionati over 75, prima di scrivere l'emendamento, si era consultata proprio con Visco, poi con il ministro del Lavoro Damiano, e infine aveva concordato il testo con la Cgil. Tutti le avevano aperto la porta, perch? era interesse di tutti depotenziare la manifestazione del 30 ottobre, indetta dai pensionati contro la manovra, e perch? lei si muoveva con l'appoggio di Fassino. Il guaio ? che quell'emendamento sia finito sui giornali, riportando indietro le lancette dell'orologio per l'esecutivo. Per una volta Prodi e Rutelli hanno convenuto: ?Ma come, dopo aver trovato l'intesa con Montezemolo sul Tfr, e dopo aver iniziato a parlare di riforme, torniamo a mostrarci come il governo delle tasse??. De Mita ne ha viste tante, ma fatica a ricordare una figuraccia del genere, e dando voce al pensiero di molti deputati dell'Ulivo, ritiene che ?l'unico emendamento da fare sarebbe quello soppressivo dell'intera Finanziaria?. Invece sugli emendamenti ? iniziato una sorta di mercato nero, alimentato dagli stessi ministri, ai quali Prodi aveva dato un tetto massimo di modifiche da poter presentare alla manovra. Per aggirare la direttiva del premier, in molti sono ricorsi a un espediente: far proporre i loro emendamenti dai parlamentari. Damiano, per esempio, l'altro ieri si ? proposto con un pacco di modifiche a De Bono, capogruppo dell'Ulivo in commissione Lavoro: ?Firmateli voi?, gli ha chiesto. E l'altro, di rimando: ?Mica siamo i vostri postini?. Perch? nei gruppi la tensione ? altissima. I deputati che ogni settimana tornano sul territorio tornano a Roma ancor pi? stressati. Sar? per questo che l'altro giorno il capogruppo dell'Ulivo in commissione Industria, il ds Lulli, ? sbottato con un linguaggio quasi berlusconiano: ?Non se ne pu? pi? di una manovra che ha uno spirito da Stato di polizia contro gli artigiani e i commercianti?. |