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"Governo" Prodi oggi va al primo esame

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    venerd? 19 maggio 2006

    Pagina 2 - Primo Piano


    IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL SENATO UN DISCORSO DI 61 CARTELLE PER ILLUSTRARE LE LINEE PROGRAMMATICHE DEL NUOVO GOVERNO: OBIETTIVO LA COESIONE SOCIALE
      ?Daremo una scossa all’Italia?
      Prodi oggi va al primo esame
        ?Grave errore il conflitto iracheno?. ?Manovra aggiuntiva per risanare i conti?

        Antonella Rampino
          ROMA
          L’Italia non ? ?una comunit? divisa e spaccata, come taluni immaginano?.
            Non c’? niente da pacificare, c’? un Paese ?da mobilitare con spirito di concordia?, senza rigurgiti revanchisti. Comincia da qui il discorso con il quale Romano Prodi in Senato chiede la fiducia al proprio governo. Comincia dallo stesso messaggio che aveva lasciato agli italiani lasciando il Colle Ciampi, ripreso poi pure da Napolitano. E in qualche modo ? nel solco dei due Presidenti tutto il discorso di Prodi. La ?contrapposizione bipolare? deve evolvere in collaborazione possibile, e la lotta al terrorismo va condotta senza indulgere in scontri di civilt?, come aveva chiesto insediandosi Napolitano. Le scelte di politica estera guarderanno dritto all’Europa, interesse nazionale ed interesse europeo sono una cosa sola, ma Bruxelles ?ha bisogno di noi?, anche per rilanciare il processo interrotto, quello costituente. Con gli Stati Uniti, ?rispetto e reciproca dignit?, per contribuire alla ?stabilit? dell’ordine mondiale?. E’ poi al Mediterraneo che guarda Prodi, e questo ? davvero un suo ?pallino?. Multilateralismo e ?politica preventiva di pace? permetteranno il pieno rispetto dell’articolo 11 della Costituzione. ?Consideriamo la guerra in Iraq e l’occupazione del Paese un grave errore?, essa ?rischia di far deflagrare l’intera regione?, dice scatenando una mezza sommossa nei banchi della Cdl. E tuttavia, offerto il doveroso omaggio ai caduti, il rientro dall’Iraq verr? ?proposto al Parlamento?: dunque, non annunciato come una priorit?.
              Quando si arriva davvero all’Italia, dopo un prologo sui rischi e le paure, ma anche sulle opportunit? del secolo nuovo, ? per disegnare il dissesto cui occorre porre prontamente rimedio: ?Non uso la parola declino a cuor leggero?. Ed ? a questo punto che arriva la seconda mano tesa al centrodestra: per far ripartire ?con assoluta urgenza? l’Italia dalla ?produttivit? ormai prossima allo zero?.
                Serve ?una forte scossa?. Anche etica: lo dimostrano quel che ? accaduto nel mondo del calcio, ?il clamoroso livello di evasione fiscale, che non ha pari nel mondo?, e ?il clima di generale irresponsabilit?: anche per questo, ?anche per impedire che vincano solo e sempre i pi? furbi?, servono nuove regole. A cominciare da una nuova legge sul conflitto d’interesse, e da ?un sistema pi? snello di Authority?: saranno solo quattro, ma una di queste vigiler? sul sistema dell’informazione.
                  La politica dar? l’esempio: ?E’ mia intenzione ridurre almeno della met? le scorte?, ?il Palazzo deve autolimitarsi?, il fine ? ?un ritorno alla sobriet? di chi ? al potere?. Bisogna dar spazio, e ?scommettere?, su donne e giovani. Per i quali, come gi? annunciato, si rimetter? mano alla legge 30. ?La flessibilit? non deve significare precariet?, nel mondo del lavoro, in nome della competitivit? dell’Azienda Italia, ?dovr? prevalere il merito?. Politica della famiglia, sostegno e servizi alla persona, e dignit? per gli immigrati: si annuncia una revisione della Bossi-Fini, ?favorendo l’immigrazione di livello elevato, e incoraggiando la piena integrazione fino alla cittadinanza?. L’obiettivo ? quello della coesione sociale.
                    La nota dolente arriva a pagina quaranta: lo stato dei conti pubblici render? necessaria una manovra aggiuntiva. Fatta per? con ?equilibrio tra potere di spesa e responsabilit? della copertura?, e fatta subito: i mercati internazionali ci guardano.
                      Aiuter? a far ripartire il Paese anche il famoso taglio del cuneo fiscale, 5 punti in 5 anni. Indispensabile un corretto rapporto tra Nord produttivo e Mezzogiorno ?risorsa integrata all’Italia?. Dunque, lotta alla criminalit? in primo piano, velocizzazione della giustizia ?restituendo serenit? ai nostri magistrati?, e studiando subito ?come alleggerire l’insostenibile situazione delle carceri?.
                        Libero Stato in libera Chiesa, e riconoscimento per le altre Chiese, come aveva gi? detto anche Napolitano. Tutte cose gi? ampiamente preannunciate nel voluminoso ?Programma dell’Unione?. Sar? per questo che all’opposizione sono sembrate un’assemblaggio di banalit??

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