28/6/2006 ore: 10:35

"Governo" Prodi dichiara guerra all’evasione fiscale

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    mercoled? 28 giugno 2006

    Pagina 2 - Primo Piano


    LA STRATEGIA PER IL RILANCIO AL CONGRESSO DELLA UIL PREMIER A TINTE FORTI: ?IN PRIMO PIANO CI SONO EQUIT? E SVILUPPO?. DOMANI LE PARTI SOCIALI A PALAZZO CHIGI

    Prodi dichiara guerra all’evasione fiscale
      ?Vale il 7% del Pil, quanto la spesa sanitaria. Non chiudiamo ospedali per salvare chi non paga le tasse ?

      Stefano Lepri
      ROMA
      ?Non possiamo chiudere gli ospedali per salvare gli evasori fiscali? dice Romano Prodi: l’evasione ?inaccettabile, moralmente deprecabile, ha raggiunto livelli incompatibili con la democrazia?. Con il discorso di ieri mattina al congresso della Uil, il presidente del consiglio ? riuscito a far calare la tensione con almeno due delle grandi confederazioni sindacali, la Uil stessa e la Cisl; e ha annunciato, di fatto, una svolta. Perde energia attenua la ricerca di tagli strutturali alle spese, vengono in primo piano l’?equit? e lo ?sviluppo?.
        La politica economica del governo, ha detto Prodi, ? ?incardinata su quattro linee guida: fisco, riqualificazione del sistema produttivo, infrastrutture e liberalizzazioni?. Di spesa pubblica ha parlato solo per denunciare gli ?sprechi inimmaginabili? del governo precedente: ?strutture duplicate e triplicate, ricorso consistente a consulenze esterne per erogazione di servizi inutili?. Per contrastare i timori suscitati dall’analisi severa del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, ha detto che ?il catastrofismo ? estraneo alla mia natura emiliana?, ma che occorre ?far prendere coscienza al Paese della gravit? della situazione?.
          Ai dirigenti sindacali premeva che non venisse ripetuta la frase di Padoa-Schioppa sulla concertazione, ossia che il governo ascolta le parti sociali ma poi va per la sua strada; e non l’hanno ascoltata. Gli ? piaciuto che Prodi abbia accennato con toni critici alla riforma Irpef del governo Berlusconi, che ?ha distribuito il 60% degli sgravi al 12,5% pi? ricco del Paese?. Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, primo a sollevare questo tema, non a caso ha cambiato toni dopo aver ascoltato il presidente del consiglio: ?parole non decisive ma importanti, diverse da quelle di altre occasioni?.
            Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, pure ? soddisfatto, e annuncia che andr? ?a cuor leggero? all’incontro con il governo domani. ?Vi chiedo una buona dose di fantasia: presentate idee e poposte innovative? ha detto ancora Prodi, invitando anche i sindacati a ?osare? perch? l’Italia ?possa riprendere il ruolo che le compete?. La manovra-bis sar? concentrata sull’?equit? (la lotta all’evasione, che ?raggiunge il 7% del prodotto interno lordo, equivalente all’intera spesa sanitaria?) e sullo ?sviluppo? (il ripristino di fondi all’Anas e alle Ferrovie per non far chiudere i cantieri, perch? ?molte opere avviate nella scorsa legislatura non avevano copertura finanziaria?).
              Prodi ieri ha confermato che ci saranno tutti e cinque i punti di taglio al ?cune fiscale? promessi in campagna elettorale, ma senza dare tempi. Alle imprese, che speravano in un primo intervento a riduzione del cuneo, sarebbero invece destinati sgravi per incetivarle a trasformare i posti di lavoro precari in posti stabili. Ieri il vicepresidente della Confindustria Andrea Pininfarina ha esortato il governo a ?tarare la manovra con lungimiranza e attenzione? per evitare il rischio di ?tarpare le ali? alla fragile ripresa economica; e ha insistito ancora una volta per un aumento delle aliquote Iva (escluso dal governo) che servirebbe tra l’altro a proteggere la produzione nazionale.
                Come i sindacati, anche la Confindustria spera che alla fine la maxi-stangata di 40-45 miliardi in un anno e mezzo non si faccia, grazie - dice Pininfarina - a una ?rimodulazione del piano di rientro del deficit? concordato con l’Europa. Ma il discorso con Bruxelles potr? essere ripreso soltanto sulla base di una manovra-bis molto efficace e credibile. Intanto i tagli strutturali alle spese, rinviati alla legge finanziaria e al metodo della concertazione con le forze sociali, si presentano come un compito molto arduo per il governo.
                  Padoa-Schioppa intanto risponder? oggi nel ?question-time? della Camera a domande che riguardano soprattutto la spesa sanitaria e l’aumento delle addizionali Irap e Irpef regionali. L’ala sinistra della maggioranza, con toni sostenuti, gli chiede un incontro, come riferisce Pino Sgobio del Pdci, ?per sapere pi? da vicino cosa si sta decidendo in questi giorni al Tesoro?.

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