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"Governo" Pisanu: esecutivo di lungo passaggio

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    marted? 21 novembre 2006

    Pagina 6 - Primo Piano


    LARGHE INTESE
    PROPOSTA DALLA CDL

    ?Se il premier cade, non si deve tornare
    alle urne: anche Berlusconi ? pronto
    ad anteporre gli interessi del Paese?
    ?Questo tipo di coalizione avrebbe
    di fronte un ampio sostegno
    alle Camere e vasto consenso popolare?
      ?Governo di transizione?

      L’ex ministro dell’Interno propone un esecutivo di lungo passaggio
      “Un gabinetto di responsabili che rilanci l’economia e cambi la legge elettorale”

      Intervista a BeppePisanu
      Ugo Magri
        ROMA
        Giuseppe Pisanu confida di aver riletto, proprio in questi giorni, alcuni discorsi parlamentari di Aldo Moro, Enrico Berlinguer e Ugo La Malfa a proposito dei ?sacrifici?: parola tornata d’attualit? nell’Italia che stringe la cinghia. ?Mi sono chiesto?, racconta l’ex ministro dell’Interno, ?come si fa a imporre sacrifici alla gente con una perfetta parit? al Senato e con un Paese che, dopo essersi diviso a met?, ora si rivolge in larga prevalenza all’opposizione?. La risposta dell’esponente di Forza Italia, con una storia democristiana alle spalle, ? precisa: servirebbe un governo dei responsabili, di lunga transizione verso un bipolarismo pi? sereno. Il colloquio prende spunto dalle nomine ai vertici dei Servizi.

        Come giudica i nuovi capi?
          ?Non conosco abbastanza bene i due militari collocati al Sismi e al Cesis. Aspettiamoli alla prova. Conosco invece Franco Gabrielli, approdato al Sisde. Lo ricordo come un brillante “segugio” che capeggi? tra l’altro i cosiddetti indiani...?.

          E chi erano?
            ?Un gruppo di investigatori da cui venne un contributo importante alla disarticolazione delle nuove Brigate rosse?.

            Le sembra un avvicendamento dovuto?
              ?Nel caso del direttore del Cesis, no. Oltre a un eccellente curriculum, Emilio Del Mese aveva ancora un anno e pi? di mandato. Per il generale Mori, era purtroppo arrivato il tempo del pensionamento. Spero che risorse cos? preziose non vengano sprecate?.

              Ma lei avrebbe sostituito Nicol? Pollari, vero motivo del contendere?
                ?Si ? trovato nel mezzo di una complessa e delicata vicenda, dalla quale mi auguro possa uscire rapidamente, salvaguardando la propria professionalit? e il prestigio del Sismi?.

                Che cosa non gradisce di queste nomine?
                  ?Un’inopportuna predominanza militare ai vertici dei Servizi, in controtendenza con gli orientamenti moderni delle attivit? di intelligence, e con la stessa natura della minaccia che dobbiamo fronteggiare. Non vorrei che sulle esigenze della sicurezza fossero prevalse logiche di potere all’interno della maggioranza?.

                  Sta sostenendo, per caso, che Prodi ha imposto il suo sistema di relazioni?
                    ?Qualcosa del genere. E mi preoccupa che scelte offuscate da interessi di parte possano ripercuotersi negativamente su un sistema di sicurezza gi? duramente provato dalla Finanziaria?.

                    Duramente provato?
                      ?S?, se penso ai tagli drastici sulle spese correnti e di investimento, sui reclutamenti, sui rinnovi contrattuali eccetera. Temo la demotivazione del personale. Il fattore umano ? condizione indispensabile per la tenuta della sicurezza. Tanto pi? mentre crescono le tensioni sociali e, da Milano a Torino, si riaffacciano minacce inquietanti di natura terroristica. Come non bastasse, ai tagli si aggiungono sconcertanti provocazioni politiche. Mi chiedo come le nostre forze dell’ordine possono percepire l’intitolazione a Carlo Giuliani di una sala in Senato, o la proposta di una Commissione d’inchiesta sul G8 di Genova, che dovrebbe indagare su chi ha cercato di garantire la sicurezza anzich? sui facinorosi che devastarono la citt?.

                      Premier ostaggio della sinistra radicale?
                        ?La maggioranza ? prigioniera dell’estrema sinistra che non solo detta la Finanziaria, ma fa valere le sue impostazioni sulla politica della sicurezza e sulla stessa politica estera?.

                        Per? intanto Prodi va avanti...
                          ?Andr? avanti fino a quando Rifondazione e compagni riusciranno a tenere sotto schiaffo Ds e Margherita; e fino a quando l’anti-berlusconismo del conflitto d’interessi e della riforma Gentiloni terr? unita questa eterogenea, litigiosa coalizione. Delusione e malumore si tagliano a fette tra le fila della maggioranza. Sono destinati a crescere fino all’implosione con l’ampliarsi della protesta popolare, come attestano unanimi i sondaggi pi? disparati?.

                          D’Alema mette in guardia chi nell’Unione fosse tentato di far cadere Prodi: quasi sicuramente, si tornerebbe alle urne. E’ cos??
                            ?No. Perch? le elezioni anticipate drammatizzerebbero l’instabilit? politica, con ripercussioni pesantissime sulla situazione economico-sociale e sulla stessa credibilit? internazionale del nostro paese?.

                            Ma chi garantisce che Berlusconi non nasconda dietro la schiena il randello delle elezioni per tornare al governo?
                              ?Il fatto che a prevalere sarebbe, a quel punto, la convergente valutazione di tutte le forze responsabili dell’economia, della societ? e della politica. Quanto a Berlusconi, posso assicurare che non anteporr? mai le sue pur legittime ambizioni agli interessi generali?.

                              Grande coalizione come via obbligata?
                                ?Parlerei piuttosto di un governo di lunga transizione, col compito di rilanciare l’economia, sistemare il capitolo pensioni, approvare una nuova legge elettorale e una coerente forma di governo, riformare i servizi segreti e preparare le condizioni per un sereno confronto elettorale tra schieramenti meglio definiti e naturalmente contrapposti?.

                                Non le pare una lista troppo ambiziosa?
                                  ?No. Se il futuro governo avr? alle spalle un larghissimo sostegno parlamentare e un ampio consenso popolare?.

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