"Governo" «Io, farmacista da supermarket dò lavoro ai giovani laureati»
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sabato 22 luglio 2006
Pagina 33 - Economia
IL PERSONAGGIO
Alessandro Pedrina ha gi? aperto i banconi in due ipermercati: "All?inizio mi boicottavano"
?Io, farmacista da supermarket d? lavoro ai giovani laureati?
FILIPPO TOSATTO
VICENZA - ?Questo governo ha avuto il coraggio di liberalizzare settori che sembravano intoccabili, come la distribuzione farmaceutica. Lo dico da farmacista: finalmente ci siamo allineati al mondo civile?. Ma Alessandro Pedrina, 39 anni, vicentino, non si limita al plauso: primo in Italia, ha tradotto in realt? il decreto Bersani che consente la vendita di farmaci da banco e senza ricetta, alla presenza di un farmacista, in ogni genere di negozio. Dieci giorni fa ha aperto un banco di medicinali in un ipermercato di Vicenza e ieri ha bissato in un centro commerciale di Rovigo.
Quali prodotti offrite? Quali i vantaggi per il consumatore?
?Proponiamo un ventaglio che varia dai 2 ai 3 mila marchi: i pi? richiesti sono gli analgesici, come Aspirina e Moment, e poi il Voltaren e gli altri articoli da automedicazione. Non dimentichiamo l?assortimento benessere-cosmesi: rappresenta il 90 per cento dell?offerta. Benefici? Sul piano dei prezzi, pratichiamo uno sconto del 20 per cento rispetto alle tabelle consigliate dalle aziende. Il che ? possibile perch? abbiamo ridotto il nostro margine di utile puntando alla fidelizzazione dei clienti e all?aumento progressivo del fatturato. Non trascurerei neppure la comodit? di accedere a un punto vendita, garantito da un professionista, disponibile tutti i giorni per 12 ore?.
Resta il fatto che il costo dei farmaci in Italia supera nettamente la media Ue.
?? vero, i prezzi sono molto elevati ed ? necessario giungere a una riduzione sensibile. Senza esagerare per?, perch? si potrebbe favorire un abuso del consumo?.
Che ostacoli ha dovuto superare per aprire i negozi?
?Beh, il principale ? consistito nell?approvvigionamento. Grossisti e associazioni esitavano, non erano certi di poterci fornire i medicinali. Alla fine, l?intervento del nostro legale, che ha esibito loro copia del decreto. E li ha convinti?.
Federfarma vede come fumo negli occhi questa innovazione. E chiede di abolire la figura obbligatoria del farmacista sui banchi degli ipermercati. Perch??
?Federfarma rappresenta i titolari di farmacie che vogliono limitare al massimo i canali distributivi e l?accesso alla professione. Io credo sia un errore. Perch? impedire a tanti giovani, laureati e iscritti all?Ordine, di esercitare la professione? Ricevo decine di curricula di aspiranti farmacisti che sono stanchi di fare gli informatori scientifici. Noi ne abbiamo assunti sette, e ce ne saranno molti altri?.
Affari a gonfie vele...
?Il lavoro procede bene, stiamo valutando nuove aperture in Veneto, Friuli e Lombardia. Vede, io ho sempre creduto che, prima o poi, la liberalizzazione sarebbe arrivata e mi sono attrezzato per tempo: con un gruppo di soci operiamo nel settore para-farmaceutico dal 2001?.
Insomma, farmacista "rosso" e businessman?
?Rosso non direi proprio. Da cittadino, ho provato un forte imbarazzo ascoltando le obiezioni del centrodestra alle misure del governo Prodi?.
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