11/12/2006 ore: 12:15

"Governo" Gli esperti concordi nel registrare un calo dei consensi

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    luned? 11 dicembre 2006

    Pagina 2 - Interni

    I SONDAGGISTI

    Gli esperti concordi nel registrare un calo dei consensi sotto la soglia del 50%
      "Ha perso l?appeal di una volta
      abbandoni i panni del tecnocrate"
        Weber, Swg: "Il Prof ai livelli di Berlusconi dopo la sconfitta alle regionali del 2005"

        CARMELO LOPAPA

        ROMA - La crisi c?? e si sente. Su questo, chi mastica di consensi e flussi elettorali, non nutre pi? alcun dubbio. Se sia da ricondurre alla Finanziaria piuttosto che all?indulto, all?abbandono dei panni del ?buon parroco? per quelli del ?tecnosadico? o del ?prof secchione?, come li definisce qualcuno, ecco, su questo il dibattito tra i sondaggisti ? aperto. Per il resto, tutti d?accordo: il premier Romano Prodi naviga sotto la soglia di gradimento del 50 per cento, ma pu? recuperare. Anche prima delle amministrative.

        Non devono essere ?episodi isolati come quello di Bologna a preoccuparlo - spiega Nando Pagnoncelli, a capo di Ipsos - come non sono stati influenti pi? di tanto il cavelletto scagliato contro Berlusconi o il "buffone" urlato all?ex premier al Tribunale di Milano?. Altro discorso ? il calo di consensi, ?quello c?? stato e notevole, ma tra la met? di luglio, quando Prodi col decreto Bersani ha toccato il suo apice, e i primi di ottobre quando ? stata presentata la manovra. Venti punti in meno per il governo e 15 per lui. Da allora la situazione resta stabile e le contestazioni non spostano opinioni?.

        Sar? pure cos?, ma ?la curva del consenso non si recupera facilmente e se fossi a Palazzo Chigi sarei in allarme? avverte Nicola Piepoli. Anche il professore dei sondaggi colloca in autunno ?il crollo delle quotazioni di Prodi, in coincidenza con la Finanziaria ma anche con la scoperta, da parte degli italiani al loro ritorno dalle ferie, dell?approvazione dell?indulto?. Come si recupera? ?In genere - dice Piepoli - chi comincia male va avanti peggio, ma Prodi pu? contare sul fatto che il coefficiente di gradimento dei singoli ministri, anche del peggiore, ? superiore a quello del governo nel suo complesso. Possono recuperare se sposano una strategia vincente?.

        Di certo, la crisi ? ?difficilmente spiegabile dal punto di vista demoscopico?, a sentire Alessandro Amadori di Coesis Research: ?Lo spostamento del 30 per cento di consensi in pochi mesi ? un cataclisma?. La sua teoria ? che con la Finanziaria 2007 si sia consumato ?un processo traumatico che ha inciso sull?immagine stessa di Prodi: in un paese segnato dal berlusconismo, la sua forza stava nella strategia del buon parroco rassicurante. All?improvviso ? diventato il medico che amputa, il tecnocrate spietato, il tecnosadico o il prof secchione che dir si voglia. E il guaio ? che il premier sembra non rendersene conto. Nulla ? perduto per?, se si pensa al fatto che Berlusconi ? riuscito in una settimana, prima delle politiche, a recuperare un?enormit? di voti. Ma Prodi dovr? inventarsi qualcosa: un evento, un colpo di teatro, magari la nascita del Partito democratico. Proprio come il Cavaliere, capace di rinascere dalle ceneri con la trovata di piazza San Giovanni?.

        Sta di fatto che per adesso, secondo Roberto Weber presidente di Swg, il premier ?ristagna allo stesso livello di consenso che aveva il suo predecessore all?indomani della sconfitta alle regionali del 2005?. Pessime acque, insomma, anche se non crisi nera. ?Perch? nelle intenzioni di voto da noi registrate - conclude Weber - non c?? una fuga verso il centrodestra. E poi, nel clima di disaffezione generale verso la politica, solo Veltroni e Fini superano per ora il 50 per cento di gradimento?.

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