1/12/2006 ore: 11:05
"Gdo" «Non vende presepi»: boicottare l'Ikea
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Pagina 14 - Economia & Lavoro Il centrodestra vuole boicottare l’Ikea Vescovi e parlamentari gridano allo scandalo di Luigina Venturelli/ Milano PRESEPI- Scampare alla fantapolitica religiosa sta diventando sempre pi? difficile, anche per una catena d’arredamento. ? il caso del colosso svedese Ikea, che si ritrova al centro di una crociata per il suo boicottaggio, lanciata da un manipolo di esponenti del centrodestra perch? non vende presepi. A rasserenare gli animi di Alfredo Mantovano (An) e Gaetano Quagliariello (Forza Italia) non basta la semplice presa d’atto che Ikea non ha mai venduto statuine per il presepe, n? madonne n? bambinelli, n? buoi n? asinelli. Tra i suoi scaffali si trovano solo decorazioni per gli alberi di Natale, il che sarebbe sufficiente a gridare allo scandalo di ?ossequio laicistico e pregiudizio antireligioso?. Spiegano i due zelanti senatori: ?Ikea non solo decide di non mettere in vendita presepi, ma spiega che ci? avviene per evitare l’esposizione di simboli religiosi. ? difficile comprendere quale sia la linea di confine tra laicismo e insipienza?. Un’accusa a riprova della quale additano la presenza nei negozi Ikea di ?sculture etniche, che rinviano a tradizioni religiose animistiche, e giardinetti zen?. Per questo invitano ad ?un sano boicottaggio natalizio, da parte non solo dei cattolici, ma di ogni persona di buon senso, inclusi quei tanti non credenti che dalla visione del presepe ricevono pi? conforto che turbamento?. Davanti a tanto zelo si erge la replica dell’amministratore delegato di Ikea Italia, Roberto Monti: ?Ikea ? una azienda di arredamento che non ha mai venduto presepi nei suoi negozi, n? ora n? in passato, n? in Italia n? all’estero. E questo non per motivi religiosi, ma per ragioni unicamente collegate alle tradizioni nordiche. Il presepio non fa parte delle tradizioni scandinave da cui Ikea proviene e di cui Ikea si fa portatrice nei mercati in cui ? presente?.Contro la catena svedese, per?, si scaglia anche il responsabile Cei per l’educazione cattolica, monsignor Ghirelli, secondo cui si tratta di ?una cosa poco sensata, che d? l’idea di una paura dei simboli religiosi. Che timore pu? creare un bambinello con accanto la madonna??. Ad allargare il campo della polemica ci pensa Luca Volont?, capogruppo Udc alla Camera: ?L’esclusione della vendita del presepe in Italia da parte di Ikea, Rinascente, Standa, Oviesse e altri gruppi, ? il risultato di una vergognosa colonizzazione messa in atto per sradicare l’identit? cristiana?. Tralasciando Ikea, per?, le aziende citate hanno spiegato cos? la scelta di togliere le statuine dalla vendita: non tirano pi?, restano sugli scaffali. Una triste constatazione, ma che dal punto di vista commerciale non fa una grinza. |