3/10/2006 ore: 11:10

"Finanziaria" I ministri si tagliano sedicimila euro l’anno

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    marted? 3 ottobre 2006

    Pagina 7 - Economia/Oggi


    I ministri si tagliano sedicimila euro l’anno, il premier 24mila
      Riduzioni del 30% per le spese dell’esecutivo, un risparmio di 2,3 milioni. Stangata sui manager delle municipalizzate

      di Andrea Carugati

      RISPARMI Il governo coster? agli italiani 2,3 milioni di euro l’anno in meno. Denari che verranno tolti direttamente dalle tasche di ministri e sottosegretari, compreso naturalmente il presidente del Consiglio. Questa una delle novit? della Finanziaria 2007, in vigore a partire dal gennaio prossimo. Lo dice, con inusuale sinteticit?, l’art.63 del disegno di legge che sar? presentato oggi alla Camera dal ministro dell’Economia Padoa-Schioppa. ?Il trattamento complessivo dei Ministri e dei Sottosegretari di Stato ? ridotto del 30% a decorrere dal 1? gennaio 2007?. Per i ministri si tratta di una “trattenuta” lorda di 16mila euro l’anno, 14mila per i sottosegretari, 24mila per il presidente del Consiglio. Nel dettaglio, per i ministri, si tratta di un taglio lordo di circa 1000 euro al mese. Fatti i conti un ministro non parlamentare dovrebbe guadagnare, dopo l’approvazione della manovra, circa 7500 euro lordi al mese contro gli 8500 attuali; per quanto riguarda i ministri-onorevoli, invece, all’indennit? parlamentare (circa 13mila euro netti comprensivi di diaria e spese per il collegio) si dovrebbero sommare solo 3000 euro mensili lordi. Quanto al premier, invece, fatto salvo lo stipendio da parlamentare, il taglio di 24mila euro lordi l’anno andr? a decurtare i 7000 euro lordi mensili di indennit? aggiuntiva.

      La stretta sugli stipendi riguarda anche la politica locale. Per Comuni Province e Comunit? Montane ? previsto un taglio del 10%, che si somma ad un analogo 10% gi? applicato dall’ultima finanziaria del governo Berlusconi. L’articolo 78 della Finanziaria 2007 (comma 1), prevede infatti per le Regioni 6 mesi di tempo per ridurre i costi della politica locale, ?con particolare riferimento all’ammontare dei compensi e delle indennit? dei componenti degli organi rappresentativi e del loro numero?, oltre alla ?soppressione degli enti inutili, alla fusione delle societ? partecipate, al ridimensionamento delle strutture organizzative?. Dunque per sindaci, presidenti di Province, assessori comunali e provinciali ? in arrivo un nuovo giro di vite sulle buste paga (attualmente per un sindaco, a seconda del numero degli abitanti, si va da 4,2 a 15 milioni di lire al mese). Tanto che all’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, la battuta che circola ? la seguente: ?Dall’anno prossimo bisogner? pagare per fare il sindaco??. Ma il taglio pi? impressionante dovrebbe riguardare i dirigenti delle cosiddette municipalizzate: a quanto si apprende lo stipendio del presidente non potr? essere superiore al 70% di quello del sindaco del Comune pi? piccolo che partecipa alla societ?: dunque, nel caso di grandi citt? come, ad esempio, Bologna e Firenze, che hanno municipalizzate che coinvolgono i Comuni dell’hinterland, il parametro di riferimento potrebbe abbassarsi clamorosamente, fino a cifre attorno ai 1500 euro. Difficile credere che questa norma passer? in Parlamento: certo, nel caso di approvazione, si potrebbe assistere a un repentino fuggi-fuggi degli attuali manager. Ancora incertezza, invece, sull’ipotesi di una diminuzione del numero dei consiglieri comunali: ieri dal ministero dell’Interno su questo aspetto non si ? avuta conferma. Discorso a parte per consiglieri e assessori regionali, che dovrebbero restare al riparo. Tanto che Luigi Nicolais, ministro per l’Innovazione nella Pubblica amministrazione, ieri ha commentato: ?Oggi i ministri guadagnano meno di un assessore regionale. Questo ? un segnale agli enti locali...?.

      Per quanto riguarda, infine, i ministeri ? prevista una riorganizzazione che comporter? una riduzione del 10% degli uffici di direzione generale e del 5% degli uffici dirigenziali. Per adeguarsi i ministeri avranno 18 mesi di tempo: in caso di inadempimento le assunzioni saranno bloccate per gli anni 2007 e 2008.


        La scheda
        Sottosegretari a meno 14mila euro

        L’indennit? di ministri e sottosegretari viene decurtata del 30% a partire da gennaio 2007: si tratta di una diminuzione di 16mila euro lordi l’anno per i ministri, 14mila per i sottosegretari, 24mila per il presidente del Consiglio. I ministri non parlamentari percepiranno circa 7500 euro lordi al mese contro gli 8500 attuali, mentre i ministri-onorevoli conserveranno intatta l’indennit? parlamentare (13mila euro al mese) cui si sommeranno 3000 euro lordi mensili. Per il premier, invece, fatta salva l’indennit? parlamentare, l’indennit? aggiuntiva di circa 90mila euro lordi l’anno verr? decurtata di 24mila euro.

        Tagli anche per gli stipendi di sindaci, presidenti di Province, consiglieri comunali e provinciali: per loro una diminuzione del 10%, che si somma ad un altro 10% contenuto nell’ultima finanziaria del governo Berlusconi.

        A rischio anche i compensi degli amministratori delle societ? partecipate: ? stabilito un tetto massimo ai compensi corrispondente al 70% dell'indennit? spettante al sindaco o al presidente della provincia di riferimento. Nessun problema, invece, per le Regioni: in questo caso gli emolumenti vengono decisi autonomamente, dunque le buste-paga restano al riparo dalla manovra.

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