5/10/2006 ore: 11:21

"Finanziaria" Confindustria: la base grida allo scippo

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    gioved? 5 ottobre 2006


    Pagine 5 - Economia


    DIPLOMAZIE ALL’OPERA PER EVITARE UN’IMBOSCATA AL MEETING DEI GIOVANI INDUSTRIALI A CAPRI
      La base grida allo scippo
      Cresce la voglia
      di rompere col governo

      retroscena

      ROMA
      E’ possibile sminare il terreno, riavviare il dialogo ed evitare che lo strappo governo-Confindustria arrivi alle estreme conseguenze? I rapporti, dopo lo ?scippo? del Tfr, negli ultimi giorni si sono fatti molto tesi. E tensione crescente si registra anche tra le varie anime di viale dell’Astronomia. Il taglio del cuneo da solo non basta a soddisfare la richiesta di rilancio della competitivit? del paese se, dall’altra parte, si aumentano le tasse, si rinuncia al rigore e soprattutto se manca il coraggio di avviare delle vere riforme strutturali. Confindustria chiede di riaprire la partita, ma non sar? facile. Anche se nel governo si aprono i primi spiragli. L’analisi tecnica della nuova Finanziaria circola in un documento interno messo a punto dal responsabile del Centro studi Sandro Trento. La prima reazione, per?, ? stata di sconcerto per la scelta di ?rapinare? i fondi destinati alle liquidazioni, come ha denunciato nei giorni scorsi il vicepresidente Andrea Pininfarina. Stiamo parlando di 5-6 miliardi che verrebbero dirottati dalle casse delle aziende ad un fondo dell’Inps destinato a finanziare le opere pubbliche. In realt?, sostengono in Confindustria, si tratta di soldi che stanno nelle disponibilit? di lavoratori e imprese e non possono essere toccati. Subito durissime le reazioni di tutto il vertice, a cominciare dal presidente dei Piccoli Giuseppe Morandini. Lapidario Luca Cordero di Montezemolo, luned? a Torino alla sua prima uscita pubblica dopo il varo della manovra: ?La demagogia ha preso un po’ troppo spazio?.
        Tra i piccoli imprenditori, in particolare al Nord, la rabbia ? tanta. Qualcuno, alla vigilia del tradizionale convegno dei Giovani in programma questo fine settimana a Capri, ? arrivato a profetizzare una Vicenza-bis. Capace di scavare un solco profondo tra viale dell’Astronomia e l’esecutivo e di creare forti imbarazzi a tutto il suo vertice. ?Per una volta che eravamo tutti d’accordo ed eravamo riusciti ad ottenere la massima concertazione - si ? lamentato ieri il vicepresidente per le relazioni sindacali Alberto Bombassei - il governo ci ha messo mano, senza dire nulla. Di fatto questa ? anticoncertazione?. Che ha guastato tutto e ?rotto il giocattolo?. Chiarire, discutere, trattare. Rimediare al pasticcio, anche per evitare che Capri si trasformi in una sorta di imboscata per il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa che con Montezemolo sabato chiuder? la due giorni. Anche la Cgil, un po’ fredda nei giorni scorsi (al contrario di Cisl e Uil), ieri ha chiesto di discutere i destini del Tfr. ?Sappiamo che c'? un problema per quanto riguarda le aziende e per il loro finanziamento, perch? pur essendo il Tfr dei lavoratori lo usano le aziende per se stesse - ha dichiarato Epifani -. Si tratta quindi di vedere come si pu? compensare questa scelta?. ?Compensazioni? le chiede anche il direttore generale di viale dell’Astronomia, Maurizio Beretta, che approfittando di un convegno della Cisl, si ? appartato per alcuni minuti col ministro allo Sviluppo economico Pierluigi Bersani.
          In mattinata Montezemolo era invece tornato a chiedere pi? attenzione per le piccole imprese, ?pi? tifo? per loro. Una parte del governo sembra aver raccolto il messaggio. ?C’? stata una presa di coscienza del problema?, fa notare una fonte di governo. Il Tesoro per? non si pronuncia. Il ministro del Lavoro Cesare Damiano, dopo l’intervista di ieri a ?la Stampa?, invece rilancia l’idea di convocare un tavolo con le parti sociali sulla previdenza integrativa. E anche Bersani si ? detto pronto a discutere ?il disagio sul Tfr?. Bombassei ieri ha dettato la linea: ripartire con la concertazione e cercare di capire che fine ha fatto quel ?fondo di garanzia? concordato a suo tempo con Maroni e che ora ? sparito. Per Beretta occorre ?affrontare bene il tema, sapendo le implicazioni che ci sono e considerando che non ? la stessa cosa per impresa e impresa?. Damiano ? d’accordo ed ? pronto a farsi carico del problema, ben sapendo che soprattutto le piccole imprese possono avere grossi problemi di accesso al credito. Bersani dice che si pu? fare ?sponda? tra imprese e banche. E sabato la parola passa a Padoa-Schioppa. [p.bar.]

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