29/9/2006 ore: 11:50

"Finanziaria" Colpite le rendite, aiuti alle famiglie

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    venerd? 29 settembre 2006

    Pagina 3 - Economia/La manovra d'autunno
      LE MISURE FISCALI BOT, CCT E AZIONI TASSATI AL 20% MA SOLO PER I TITOLI DI NUOVA EMISSIONE. SALTA ALL’ULTIMO MINUTO IL RITORNO DELL’IMPOSTA DI SUCCESSIONE
        Colpite le rendite, aiuti alle famiglie
          Estesa la no tax area. Sconti sotto i 40 mila euro. Detrazioni fino a 55 mila. Assegni per i figli

          Alessandro Barbera
          ROMA
            Armonizzazione delle rendite finanziarie al 20% - che per? dovrebbe escludere i titoli di Stato gi? emessi -, pi? Irpef per chi guadagna da settantamila euro all’anno in su, sgravi consistenti per chi ne ha meno di quarantamila. Tornano le detrazioni - ne potr? godere chi dichiara fino a cinquantacinquemila euro - e un sostegno forte alle famiglie numerose. Quelle vicine alla soglia della povert? (con reddito sotto i quindicimila euro) avranno la sostanziale esenzione dal pagamento dell’imposta sul reddito e potranno contare su assegni da 1.650 euro a figlio. Aumenta l’area di esenzione per i lavoratori dipendenti (fino a quasi quindicimila euro se con coniuge e due figli a carico) e per i pensionati (da 7.000 a 7.500 euro). E poi una novit? dell’ultim’ora: non ci sar? la reintroduzione della tassa di successione.
              Ieri sera i tecnici delle Finanze hanno fatto le ore piccole per mettere a punto il decreto fiscale che sar? approvato insieme alla Finanziaria. Il pacchetto di norme che dovr? garantire al Governo circa un terzo del gettito della manovra, pi? di dieci miliardi. Cos? come sta avvenendo a Padoa-Schioppa per i tagli alla spesa, il viceministro Visco sta facendo un complicato esercizio di limatura per accontentare tutti. Da un lato l’ala sinistra della coalizione - che chiede di aiutare la gran parte degli italiani a recuperare un po’ del potere d’acquisto eroso negli ultimi anni - dall’altra la Margherita e i Diesse, soprattutto i deputati eletti al nord, che chiedono di non gravare troppo sulle tasche del ceto medio. Coloro che guadagnano fra i cinquantamila e i settantamila euro l’anno. Il mix che i tecnici stanno mettendo a punto ? fra scaglioni e detrazioni. Perch? ?quel che conta nella definizione dei nuovi carichi fiscali ? la struttura degli sgravi?, sottolinea Enrico Morando, presidente della Commissione Bilancio del Senato. La vera differenza con la riforma Berlusconi starebbe qui: nel ritorno al sistema delle detrazioni al posto delle deduzioni, un meccanismo che - dice il centro-sinistra - al crescere del reddito quasi si annullava. La decisione definitiva sar? presa in Consiglio dei ministri, anche se si pu? ipotizzare che la struttura delle aliquote non cambier?: 23, 33, 39 e 43%. Cambieranno per? gli scaglioni successivi alla prima aliquota. Delle molte simulazioni fatte dagli esperti l’ipotesi pi? forte fino ad un paio di giorni fa prevedeva l’allargamento dello scaglione al 33% - che oggi va dai 26 mila a 33.500 euro - fino a quarantamila euro. Lo scaglione dell’aliquota al 39% (oggi per chi guadagna da 33.500 a centomila euro) invece si restringeva alla forchetta dei redditi fra i quarantamila e i settantamila euro. Sopra i settantamila euro - questo ? l’unico elemento (quasi) certo - si pagher? il 43%. Fin qui l’azione redistributiva che il governo vuole ottenere cancellando il secondo modulo della riforma Berlusconi. Ma nella manovra che il centrosinistra approver? stamattina ci saranno anche nuove tasse, qualche esenzione, e il via libera a nuove tasse di scopo che verranno successivamente introdotte dai Comuni. L’aggravio pi? importante ? l’armonizzazione di tutte le rendite finanziarie al 20%. Viene cio? unificata l’aliquota sui prodotti finanziari che oggi oscilla fra il 12,5% dei Bot e il 27% dei conti correnti. In tarda serata il responsabile economico dei ds Michele Ventura ha comunque precisato che l’armonizzazione interesser? solo i titoli pubblici di nuova emissione. Poi ci sono le tasse volute dai Verdi Pecoraro Scanio e Cento per combattere lo smog nelle citt?: chi possiede un ?Suv?, ovvero uno Sport Utility Vehicle, dovr? pagare una supertassa. Chi comprer? invece un auto ?Euro 4? non pagher? il bollo per cinque anni. Per i lavoratori autonomi c’? in vista una stretta sugli studi di settore e - cos? come per apprendisti e lavoratori a progetto - dei contributi previdenziali. Torna il ticket sulle ricette (ma solo per le Regioni con i conti in rosso) e dovranno rassegnarsi i genitori apprensivi che spesso portano i figli piccoli all’ospedale senza motivo: tutte le prestazioni non urgenti saranno a pagamento. Infine l’assicurazione obbligatoria sulla casa: per la terza volta in pochi anni il governo tenter? di far passare in Parlamento l’introduzione di una polizza per coprire i privati dai danni dovuti a calamit? naturali.

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