18/12/2006 ore: 10:25
"Finanziaria" Cocopro: un’altra piccola rivoluzione
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Finanziaria CO.CO.PRO. Un’altra piccola rivoluzione a favore dei lavoratori parasubordinati: i loro compensi dovranno essere agganciati ai contratti nazionali di categoria di Giampiero Rossi / Milano Mentre la demagogia dei detrattori continua a puntare il dito sulle presunte tasse in pi?, la legge finanziaria che ha imboccato la dirittura d’arrivo si arricchisce di ulteriori misure in favore della stabilizzazione del lavoro e contro la precariet?. Anche nel maximendamento il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ? riuscito - come si era ripromesso - a inserire una norma che completa il quadro degli interventi di tutela per i lavoratori parasubordinati: il comma 774, che aggancia i loro compensi ai contratti nazionali di categoria. Testualmente il provvedimento inserito nella finanziaria dice che i compensi per i collaboratori a progetto non solo devono essere proporzionati alla quantit? e qualit? delle prestazioni ma, anche, ?devono tenere conto dei compensi normalmente corrisposti per prestazioni di analoga professionalit?, anche in base ai contratti collettivi nazionali di riferimento?. ? un’altra piccola rivoluzione in favore dei tanti co.co.pro. creati dalla “fabbrica della precariet?” del centrodestra, e gi? c’? chi parla di superamento sostanziale della legge 30. In realt? la complessa materia del mercato del lavoro sar? affrontata nel suo complesso a partire da gennaio, insieme a imprenditori e sindacati, ma nel frattempo il ministero del Lavoro ha voluto inserire una norma a tutela dei redditi dei collaboratori a progetto anche in vista dell'aumento dal 18 al 23% dei contributi che le aziende dovranno versare per loro. ?Volevamo evitare che qualcuno pensasse di scaricare questi costi aggiuntivi sulle buste paga dei lavoratori -spiega Giovanni Battafarano, capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro - por questo abbiamo applicato anche per i parasubordinati la regola che vede due terzi a carico del datore di lavoro e un terzo carico del lavoratore?. Una ?norma programmatica?, quindi , pensata anche per mantenere aperta la possibilit? di rimanere autonomi a quei lavoratori che lo desiderino, per esempio certe figure professionali qualificate per le quali questo rapporto di lavoro risulta pi? vantaggioso. ?Si tratta di un passo ulteriore nella lotta alla precariet? e per la stabilizzazione del lavoro - osserva ancora Battafarano - e va nella stessa direzione della riduzione del cuneo fiscale, della lotta al lavoro nero e del fondo per la stabilizzazione, che gi? stanno dando i loro frutti?. |